‘Volevo fare il panettiere e guadagnarmi da vivere onestamente. Gli affari sono andati male e sono finito nei guai’. Si è difeso così ‘Keddafi’, cioè Rachid Bari, 37 anni, di Caltrano, arrestato nei giorni scorsi perché ritenuto responsabile della detenzione di oltre 11 chili di hashish, 30 grammi di cocaina e 14mila euro in contanti.

La droga era nascosta parte nella sua abitazione a Caltrano, ma ben sei chili sono stati poi,  rinvenuti in un garage di Marano vicentino, nella disposnibilità del nordafricano. Sotto chiave anche  una scacciacani priva di tappo rosso, perfetta riproduzione di una Beretta 85 F. Il presunto narcotrafficante è stato interrogato dal gip Stefano Furlani al quale ha raccontato di quando lavorava come panettiere a Caltrano, del suo desiderio di vivere onestamente. Che mai avrebbe voluto mettersi a commerciare stupefacenti, ma che sarebbe stato costretto dalla vita, che ha rovinato i suoi affari.

Keddafi resta in carcere ed i carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Schio continuano ad indagare per capire se Bari lavorasse in proprio o se condividesse il business della droga con altri complici.

di Redazione Thiene on line

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