Attentato incendiario la notte scorsa ai danni dell’ex ditta Omes di Pedemonte. Inquietanti le modalità con cui è stato portato a termine il piano messo a segno sicuramente da più persone. I danni sono ingenti e in corso di quantificazione.

 

Gli incendiari, verso le 23, hanno fatto ingresso nel capannone di via I Maggio, dopo aver forzato con arnesi da scasso la porta degli uffici. Hanno appiccato il rogo in ben tre punti della struttura. Segno questo che volevano fare danno e non solo ‘avvertire’. I vigili del fuoco, accorsi da Schio, Vicenza e Thiene hanno lavorato fino alle 3 del mattino per domare l’incendio che ha svegliato gli abitanti della Vallata che, udendo le sirene spiegate, si sono allarmati e si sono chiesti cosa stesse accadendo. Qualcuno è andato a vedere la scena dell’ex ditta, dove in passato molti residenti dei comuni della Valle dell’Astico hanno lavorato, che bruciava. La fabbrica produceva cesoie in ferro.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, l’allarme è scattato ieri sera, grazie ad un passante che si è accorto della colonna di fumo. Immediato l’intervento di pompieri con tanto di volontari e dei carabinieri che hanno avviato le indagini per fare luce su quello, non ci sono dubbi, è un attentato in piena regola. Sul posto, i vigili del fuoco hanno rinvenuto tracce di liquido infiammabile e gli inneschi, che sono finiti sotto sequestro.

I militari del nucleo operativo sono a caccia di indizi che possano dare la svolta alle indagini e portare all’identità dei responsabili del gravissimo gesto che ha scosso gli abitanti di Pedemonte non certo abituati a fatti di cronaca del genere.

di redazione Thiene on line

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