È grande il dolore e il senso di impotenza, quasi uno shock dal quale non sarà facile riprendersi quello che ha travolto l’intera comunità di Santorso per la morte del giovane Davide Muraro.

Il 23enne che abitava da solo, è stato trovato senza vita nella tarda mattinata di ieri giovedì 24 febbraio nel suo piccolo appartameno in Via Giovanni Falcone ai piedi del Summano.

Dopo che era scattato l’allarme lanciato da familiari e amici che non avevano più avuto notizie di lui e che invano avevano tentato di raggiungerlo anche telefonicamente, sono stati i soccorritori del 118 del vicino Ospedale a rinvenire il corpo di Davide adagiato esanime sul divano del suo salotto. Nonostante i tentativi messi in campo per rianimare il ragazzo, il medico nulla ha potuto che certificarne il decesso.

Davide Muraro, classe 1998, aveva frequentato con grande profitto il Liceo artistico ‘A. Martini’ di Schio e stava emergendo ora come artista realizzando anche su commissione quadri ad acquerello e gouache neri a tematica urbex, archeologia industriale e paesaggio urbano degradato. Uno stile tutt’altro che decadente e fatalista ma che lo stesso pittore rivendicava come segnale di un risveglio della natura che si riprende i suoi spazi, quasi l’urgenza di comunicare che laddove l’uomo arretra incapace di prendersi cura dell’ambiente che lo circonda, proprio lì la terra riemerge a nuova vita.

La salma è stata messa a disposizione dell’autorità giudiziaria che dovrà decidere se procedere o meno con l’esame autoptico, anche se non sono state escluse le cause naturali del decesso.

Davide aveva perso lo scorso novembre la madre, 49enne malata da qualche tempo, un dolore che non può non segnare: una mamma che avrebbe vegliato su di lui dall’alto e che ora invece riabbraccerà.

di Redazione AltoVicentinOnline

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