Verrà interrogata questa mattina e forse finalmente, potrà spiegare perchè ha conficcato il coltello nella schiena del marito Antonio Canale 58 anni, Lucia Ortensia Rigon che dal carcere di Verona, verrà portata a Vicenza, dove sarà interrogata dal gip Dario Morsiano, alla presenza del suo avvocato Maurizio Pasqualon. E’ accusata di tentato omicidio, ma non è escluso che il reato venga derubricato in lesioni gravi, come molto spesso accade in questi casi. D’altra parte, con il passare delle ore, migliorano le condizioni di Canale, che non ha mai smesso di chiedere della moglie. Una storia d’amore bellissima quella di Lucia e Antonio. Un amore sbocciato per la prima volta circa 25 anni fa, ma non coronato dal matrimonio. Lei si era rifatta una vita, lui era come se aspettasse sempre la sua Lucia.

 

Cinque anni fa i due si ritrovano e quattro anni fa, decidono di fare quel passo che non avevano fatto quando erano giovani. Indiscrezioni dicono che a Lucia Rigon non mancasse nulla. Viveva in una villetta accogliente e confortevole in via Fogazzaro a Tonezza. Il suo Antonio la trattava come una principessa e ancora oggi, nonostante quello che è accaduto, ripete che la rivuole a casa con lui perchè la sua vita non è niente senza la sua Lucia, il grande amore della sua vita.

Si è preoccupato di lei anche mentre viveva attimi di terrore con il coltello ancora nella schiena. Ai soccorritori, non faceva che ripetere di badare a Lucia, di accertarsi che stesse bene. Ma probabilmente Antonio ha capito che a volte non basta l’amore, il calore di una casa e le spalle larghe di un marito affettuoso. Perchè quando c’è la depressione di mezzo, nulla continua ad essere logico, niente è più come prima e Lucia va curata. Non è escluso che la donna venga sottoposta ad una perizia psichiatrica per capire cosa le sia passato per la mente quando, con follia lucida ha afferrato quel coltellaccio da cucina, infilandolo nella schiena del consorte che stava seduto sul divano a guardare la tv in un normale giorno di Pasquetta casalinga.

di Redazione Thiene on line

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