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Schio. Furti a raffica in negozi e centri commerciali. Arrestati e scarcerati 5 rumeni

 Ladri specializzati nella tecnica della borsa a prova di antitaccheggio. Una banda di 5 persone, tutte residenti a Schio e di origine rumena, capace di rubare merce del valore di mille euro in un solo giorno. Mete preferite, il centro commerciale Campo Romano e la Coop di Schio. Arrestati giovedì e già scarcerti dopo la condanna a 10 mesi col rito direttissimo: Maria Johana Medrea, Cristina Johana Bumbu, Mihaela Bumbu, Jacob Mihali e Sebastian Humaciu, in trasferta tutti i giorni tra Schio e Valdagno, dove erano capaci di trafugare merce da negozi e centri commerciali con rapidità incredibile. Secondo quanto riferito stamani, nel corso della conferenza stampa, la banda rubava di tutto,dall’ ammorbidente per la lavatrice a profumi costosissimi.

 Il sodalizio si era specializzato nel colpire soprattutto i grandi e medi centri commerciali dove, operando solitamente in coppie composte da uomo e donna, riuscivano a trafugare abbigliamento, occhiali di marca, prodotti cosmetici ed altro, utilizzando delle capienti borse all’apparenza normali, ma in realtà schermate da lamine di alluminio, con le quali venivano elusi tutti dispositivi anti taccheggio dei punti vendita. Dopo accertamenti e pedinamenti, i militari sono riusciti a fermare e arrestare i cinque che, nel solo pomeriggio di giovedì, avevano già colpino alcuni centri commerciali di Schio ed un paio di negozi di Valdagno.

La merce trafugata in quella circostanza è stata interamente recuperata e restituita ai legittimi proprietari che, almeno in un paio di casi, non si era ancora accorta dei furti. Sono ancora in corso ulteriori accertamenti per individuare il covo dove la banda potrebbe aver nascosto altra refurtiva precedentemente asportata.
Dopo un paio di notti in cella, è stato disposta la direttissima per la mattinata di oggi. Quindi la condanna a 10 mesi e la scarcerazione. L’operazione è stata condotta dai militari della compagnia di Valdagno agli ordini del Capitano Giacomo Galdolfi.
 
di Redazione Thiene on line