Subiva violenze di ogni tipo, dalle percosse agli insulti e da un anno, i carabinieri della compagnia di Schio andavano e venivano da quell’appartamento per riportare la calma. Non potevano arrestare quel marito padrone per via della mancanza di coraggio della moglie che preferiva subire e curarsi le ferite da sola, sperando che quell’uomo a cui aveva promesso devozione per la vita, cambiasse.

Ieri sera, l’ennesimo episodio di soprusi, che però sono culminati con l’arresto di Jaward Ben Abdelkrim, 41 anni, marocchino, che questa mattina, verrà processato a Vicenza con il rito direttissimo. Le manette sono scattate in via Meucci 3, dove la coppia vive. A chiamare i militari dell’Arma, anche questa volta, i vicini di casa dei coniugi, stanchi ormai, di udire le urla disperate di quella donna, che veniva picchiata dal compagno, ma che quando veniva invitata a denunciare quell’uomo che le aveva reso la vita un inferno, scoppiava in lacrime e si rifiutava di verbalizzare la denuncia che poteva farlo finire in prigione.

Quando i carabinieri sono arrivati a casa del marocchino, la giovane marocchina aveva dei segni sul collo. La prova evidente delle percosse ricevute. Inizialmente ha negato di aver preso le botte, poi, in un pianto liberatorio, ha iniziato a ‘vuotare il sacco’, raccontando i particolari agghiaccianti delle sue giornate vissute nell’incubo. Del caso, si erano interessati anche i servizi sociali di Schio e lo Sportello Donna. 

di redazione Thiene on line

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