Minore sicurezza. Questa è la sensazione che in questo periodo molti vicentini percepiscono. Giusto o sbagliato? E’ solo una sensazione o siamo davvero meno sicuri di una volta? Per avere un quadro il più possibile esatto della situazione ordine pubblico nel vicentino abbiamo posto alcune domande a Giovanni Scarpellini, comandante della Polizia Locale nordest, l’ente che controlla il territorio che va da Bassano a Schio e da Lusiana a Vicenza, di proprietà dei Comuni compresi nel servizio.

“Nel 2001 – commenta il comandante Scarpellini – i reati che maggiormente preoccupavano i vicentini erano i sequestri di persona e le rapine in casa. Oggi la situazione è cambiata e preoccupano reati diversi quali l’occupazione abusiva degli alloggi, l’accattonaggio, le razzie dei nomadi. Questo perché, oggi la Bossi Fini è decisamente superata. Siamo praticamente impotenti. Credo – continua Giovanni Scarpellini – che al contrario di quanto pensano molti, l’immigrazione sia stata una cosa positiva per il nostro Paese. Purtroppo però l’attuale normativa non ci consente l’espulsione di coloro che non hanno titolo per restare in Italia. Questa situazione viene percepita dalla gente come un senso di impotenza nei confronti della delinquenza”.

Altro grosso problema che preoccupa i vicentini e non solo è il discorso rom….

“I Rom – racconta il comandante della Polizia Locale nordest – sono effettivamente un grosso problema.Nessuno li vuole nel proprio Comune, proprio perché loro non vogliono accettare le regole della società stanziale. Noi dal canto nostro abbiamo dei regolamenti che ci permettono di mandarli via, ma non facciamo altro che correre loro dietro di comune in comune. D’altro canto, la logica vuole che se questi non hanno una fonte di reddito i soldi per vivere se li procurano in qualche altro modo”.
Cosa fare?

Il Comandante non si sbottona su questo argomento, ma da quanto ha raccontato sembra di capire che sarebbero necessarie leggi più garantiste nei confronti delle persone per bene e meno nei confronti dei malviventi.

Valerio Bassotto

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