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Thiene. Preso anche il terzo rapinatore. Sono catanesi. Denunciati due basisti

Hanno fatto irruzione in due all’interno della banca Antonveneta (gruppo Monte Paschi di Siena) di via Monte Pasubio a Zanè. Volto scoperto con la sicurezza del bandito in trasferta, uno di loro teneva in pugno un taglierino, in perfetto stile ‘catanese’. Il colpo è stato messo a segno intorno alle 11 e mentre la coppia intimava ai dipendenti di rimanere chiusi in bagno, un terzo uomo con il ruolo di autista e vedetta, stava fuori dall’istituto di credito. Cinquemila euro il bottino arraffato dai malviventi, intercettati dai carabinieri della compagnia di Thiene e del reparto investigativo di Vicenza, che erano già sul chi va là dopo aver notato un’auto sospetta, intestata ad una ditta di autonoleggio siciliana.

 

Dentro la banca le cose si sono svolte secondo i piani dei rapinatori che non hanno osato violenza sui dipendenti della banca paralizzati dalla paura. Tra loro, una donna in stato di gravidanza. Fuggiti via a tutto gas, i carabinieri hanno intercettato il primo uomo nei pressi dell’auto noleggiata. Un secondo uomo è stato bloccato nei pressi della stazione ferroviaria di Thiene. Addosso, l’intero bottino ed il taglierino utilizzato per la minaccia agli impiegati bancari. Mancava ancora all’appello un terzo uomo, esecutore materiale del colpo mentre altre due persone sono state denunciate a piede libero e sono fortemente sospettate di essere i basisti della rapina di Zanè. Per l’intero pomeriggio, un elicottero ha sorvolato Thiene e dintorni a caccia del malvivente che però, era stato immortalato dalle telecamere. Bocche cucite da parte dei carabinieri che dicono che i particolari verranno resi noti domattina nel corso di una conferenza stampa che si terrà al comando provinciale di Vicenza. In serata, è stato acciuffato anche il fuggitivo, per il quale si er alzato in volo un elicottero dell’Arma. A segnalare la presenza di una persona sospetta in via delle Betulle a Thiene, un gruppo di cittadini che ha dato l’input ai carabinieri che hanno così chiuso il cerchio intorno alla banda che aveva progettato e messo a segno colpi anche in Piemonte e in Lombardia.

di Redazione Thiene on line