Sono state alcune segnalazioni di cittadini ed esercenti della centralissima via Garibaldi a mettere in allerta gli agenti della Polizia Locale  che hanno apposto i sigilli all’ennesima casa a luci rosse finita sotto sequestro a Thiene. La clientela, che frequentava assiduamente il bordello veniva adescata con un annuncio seducente su internet di una ventenne orientale che con tanto di foto, metteva in bella mostra le sue curve. 

 

Nel pomeriggio di ieri, gli agenti in borghese si appiattati nei pressi della casa del sesso ed hanno assistito in diretta all’ingresso di tre uomini, tutti residenti fuori Thiene, che, interrogati, hanno confessato di aver avuto rapporti trasgressivi in quell’appartamento
Avuta la certezza dell’attività in corso, verso le 18,30 i poliziotti del comandante scarpellini hanno eseguito il blitz nell’appartamento, all’interno del quale  una donna cinese, vestita in abiti succinti, dell’età di 44 anni (più del doppio di quella pubblicizzata nel sito internet) si svendeva per poche decine di euro.

La donna era sprovvista di documenti di identificazione e soggiorno e riferiva avere avuto indicazioni di recarsi  in treno  a Thiene da connazionali residenti a Milano, che le avevano anche prelevato il passaporto. All’interno dei locali sono state rinvenute le prove del favoreggiamento della prostituzione, punito dalla Legge Merlin, e all’interno del frigorifero, gli agenti hanno trovato  una bottiglia in plastica di latte contenente 62 profilattici, al chiaro fine di occultarli ad una verifica superficiale.
Il proprietario dell’immobile, ignaro di tutto, precisava di avere locato l’appartamento ad una cittadina cinese che, nel fornire la copia della busta paga, aveva riferito di avere intenzione di aprire a Thiene un’attività di confezioni. La  titolare del contratto di affitto, C.P., donna cinese 40enne, residente a Bernareggio (MB), è stata denunciata per favoreggiamento della prostituzione. L’appartamento è stato sottoposto a sequestro preventivo  – ha spiegato Giovanni scarpellini – al fine di impedire che la disponibilità dell’immobile potesse aggravare le conseguenze del reato già commesso.

di Redazione Thiene on line

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