Sulla lite finita con una donna investita dal suo presunto aggressore, a Caltrano interviene il sindaco Alberto Dal Santo: “un fatto increscioso, sicuramente da condannare. Nel nostro territorio non accettiamo atti violenti”. Nel frattempo i carabinieri continuano ad indagare, per fare piena luce su quanto accaduto giovedì sera.
Non si nasconde dietro parole di circostanza e interviene nella vicenda perché sa che la propria comunità ha bisogno di risposte. “Ho avuto comunque conferma dalle forze dell’ordine che in zona non erano mai emerse criticità del genere-afferma il sindaco Dal Santo-E’ un fatto isolato e sono fiducioso nel lavoro dei carabinieri per accertare ogni responsabilità e consegnare l’aggressore alla giustizia. Caltrano è un Comune tranquillo: abito in paese, lo vivo quotidianamente, assieme anche ai miei figli: non potrei mai permettere che altre famiglie non lo possano fare. Per questo lavoriamo per assicurare tranquillità e sicurezza a tutta la comunità-conclude-Esprimo la solidarietà alla famiglia aggredita e mi auguro che quanto prima venga fatta chiarezza su quanto accaduto, con l’aggressore che paghi per quanto fatto. Come amministrazione comunale, una volta concluse le indagini, ci attiveremo nel merito”.
Tra versioni e indagini. L’episodio ha lasciato un’ombra pesante su questa piccola comunità dell’Alto Vicentino. Una scena che a Caltrano ricorderanno a lungo: le urla, i vasi rotti e la donna investita da un’auto che si pensa sia del suo aggressore. Un momento di paura e confusione che aumentano nel pensare all’ascia trovata a terra, a pochi passi da dove è avvenuto il tutto. Mentre i carabinieri indagano nel massimo riserbo, le versioni dell’aggressione sono contrastanti. Di certo resterebbero le gravi fratture riportate dalla donna, madre di famiglia, finita a terra, mentre si cerca di capire chi altri sia intervenuto. Inizialmente si parlava di un minorenne coinvolto, figlio della donna, ma ora spunta uno più grande, quasi trentenne. La prima pista portava a un alterco nato per dei rumori fatti a tarda sera da parte dell’aggressore mentre svolgeva dei lavori di ristrutturazione in un altro edificio. Ma altri dettagli emersi porterebbero ad un litigio nato tra il figlio più grande e l’uomo, pare, a causa di un tamponamento. Ma su tutto faranno chiarezza i carabinieri ed utili potrebbero essere anche le immagini di una telecamera privata che avrebbe registrato quanto accaduto giovedì, a Caltrano, in una serata come tante finita in un incubo.
P.V.
