Da sabato in Veneto si sta registrando “circa un 50% di defezione alla vaccinazione con AstraZeneca… Faccio un appello: almeno chiamino e disdicano la prenotazione, siamo imbarazzati… C’e’ anche chi vuole farlo il vaccino”. Lo afferma il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, intervenendo in conferenza stampa dalla sede della Protezione civile regionale a Marghera. Ad esempio, “Benazzi (direttore della Ulss 2 Marca Trevigiana, ndr.) sabato si e’ trovato un migliaio di dosi sul tavolo, e’ riuscito a vaccinare fuori agenda un sacco di anziani, ha chiamato i sindaci chiedendo di mandare dipendenti comunali, non gli amici di amici… E mi dispiace si siano sollevate polemiche, ma non si  buttano via migliaia di vaccini”, prosegue Zaia spiegando che il direttore della sanita’ veneta Luciano Flor sta lavorando ad una “lista di attesa in cui sai gia’ che probabilmente ti chiameranno per anticipare il tuo turno di vaccinazione”, in quanto gli iscritti vengono convocati nel momento in cui chi aveva prenotato non si presenta. E questi ultimi “io lo metterei in fondo alla coda, ci stiamo pensando”, conclude Zaia.

Ad oggi in Veneto sono state distribuite 194.000 dosi di vaccino AstraZeneca, di cui 68.154 sono state somministrate. Il monitoraggio costante delle reazioni avverse non ha, finora, fatto registrare episodi di rilievo, ma solo eventi non rilevanti e attesi dopo la somministrazione di un vaccino. Lo comunica la Regione Veneto in seguito al divieto di utilizzo del vaccino AstraZeneca deciso da Aifa. “La programmazione dei prossimi giorni che prevedeva l’utilizzo del vaccino di AstraZeneca e’ stata annullata al fine di consentire una nuova pianificazione dell’offerta. Saranno regolarmente effettuate le vaccinazioni previste con gli altri vaccini disponibili (Pfizer e Moderna), con priorita’ per soggetti anziani e ad elevata fragilita’”, fa sapere la Regione.

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