Dopo alcuni giorni che hanno visto il territorio vicentino in balia di correnti artiche con temperature invernali che hanno portato delle gelate tardive da record – emblematici i – 3,5° registrati l’8 aprile a Vicenza, dato che non trova precedenti sin dall’inizio del monitoraggio cominciato nel 1919 – il tempo è destinato a cambiare ancora una volta con l’arrivo di piogge che ormai mancano da due mesi.
Se le piogge potranno però almeno in parte mitigare i danni al comparto agricolo fortemente provato da un gelo inaspettato che ha colpito soprattutto i vigneti dell’uva precoce e gli alberi da frutto già in avanzato stato vegetativo, ancora non è dato a sapersi: “Una gelata insolita per le nostre zone” – commenta Marco Rabito di Meteo in Veneto – “definita ‘nera’ perchè priva di brina. Nell’osservazione comune il fatto di non vedere al mattino quei campi imbiancati, può aver fatto pensare ad un freddo meno intenso, eppure queste ‘gelate nere‘ sono le più pericolose: un bassissimo tasso di umidità favorito anche dal forte vento dei giorni precedenti che ha esposto ancor di più la vegetazione già in difficoltà e in parte appassita per quella mancanza di vapore acqueo tanto indispensabile”.
Una miscela drammatica che ha fatto disperare un settore che vive dei frutti della terra e che rischia di rimanere azzoppato in partenza in attesa di vedere cos’altro ci riserverà questo anomalo inizio di primavera.
Pare assodato intanto che dopo questa zampata d’inverno, la circolazione sia destinata a cambiare con l’arrivo di masse d’aria via via più umide che potranno portare le prime deboli precipitazioni tra la nottata di oggi e la giornata di domani: “Il guasto del tempo si concretizzerà domani” – prosegue il meteorologo AMPRO – “quando si avvicinerà una profonda saccatura atlantica con piogge più estese e neve confinata oltre i 1500 metri di quota. Lunedì invece ci attendiamo la fase più acuta della perturbazione con l’asse di saccatura in avanzamento verso est e rovesci anche importanti, ma sempre neve a quote di alta montagna: le temperature tenderanno ad aumentare ancora un po’ con minime che non andranno sotto i 7/8° gradi e massime che invece si attesteranno intorno ai 14/15° gradi”.
Martedì il tempo tenderà a migliorare seppur in modo graduale con probabili precipitazioni residue: un’instabilità che tenderà comunque a caratterizzare anche i giorni a venire in un contesto tiepido, ma distante da quelle temperature che solo a inizio mese avevano fatto mettere via giacche e maglioncini a più di qualcuno.
Marco Zorzi