Partiranno stasera, i servizi di controllo del territorio predisposti dal Prefetto Salvatore Caccamo, che vuole che il comprensorio che frequentava Soufiane Baubagura, 28 anni, residente a Scafati, vittima della sparatoria avvenuta a Fara Vicentino lunedì 24 aprile 2023, venga passato al setaccio. Un fatto di cronaca che ha scosso l’Alto Vicentino e tutto il Veneto, dato che oltre a registrare un morto, ha provocato il ferimento grave di Alex Frusti. L’agente modello, fiore all’occhiello della Polizia Locale Nord Est Vicentino, per fortuna è fuori pericolo, ma è scampato alla morte. Il 28enne infatti, mentre gridava il nome di Allah, dopo aver sottratto la pistola ad un appuntato scelto dei carabinieri della compagnia di Thiene, gli ha sparato all’altezza del cuore. Voleva ucciderlo e gli ha perforato un polmone. Il proiettile si è conficcato ad un centimetro dal suo cuore e si era avvicinato a lui per finirlo. Il poliziotto, definito dal Comandante Giovanni Scarpellini uno dei migliori del suo personale, vedendo in difficoltà i due carabinieri, si era avvicinato al ‘teatro’ della sparatoria, prendendosi i colpi della semiautomatica del militare. E’ stato proprio mentre il marocchino era concentrato sull’agente, che il vicebrigadiere ha fatto fuoco uccidendolo. Per questo motivo è indagato come atto dovuto dalla Procura, che ha aperto un’indagine sulla sparatoria, sulla quale non è ancora stata stabilita la parola ‘fine’. Indagato anche Frusti perchè ha fatto fuoco anche lui contro quell’uomo che ha sfoderato una forza incredibile urlando “Allah akba”. Ci sono diversi elementi al vaglio degli inquirenti, che devono ricostruire sia lo scenario di morte di Baubagura, che avrebbe potuto fare una strage. Sicuramente, voleva uccidere il poliziotto, ma chissà, se non fosse stato freddato, cosa avrebbe potuto fare. Sono solo ipotesi, sono solo prime ricostruzioni. L’indagine è appena iniziata e la sorella del marocchino vuole che venga fatta piena luce sulla morte del 28enne. Si indaga sulle conoscenze e sulle frequentazioni di quest’ultimo, che pare andasse spesso in un’associazione culturale, dove si pregava. Ma questo non è un reato perchè la religione islamica non è sinonimo di violenza. Si cerca di capire se Soufiane Baubagura frequentasse frange estreme dell’Islam. Per questo motivo, nei prossimi giorni è già a partire da oggi pomeriggio, ci sarà uno spiegamento di forze dell’ordine nell’Alto Vicentino ed in particolare, nel territorio comunale di Fara e Breganze. Ma anche in quello di Colceresa e Lusiana Lonco.  Una direttiva è stata indirizzata dal Prefetto al Questore e ai  comandanti provinciali  dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, finalizzata all’attuazione di servizi mirati con il coinvolgimento delle specialità delle forze dell’ordine. Anche la Polizia Locale sarà presente sulle nostre strade con diverse pattuglie.

“La Polizia Locale Nord Est Vicentino è una famiglia”

In questi giorni, sono state tante le polemiche scaturite dalla sparatoria di Fara Vicentino, dove, lo ha spesso sottolineato il sindaco Maria Teresa Sperotto, non si erano mai registrati fatti del genere. Anche le domande dei cittadini sono molteplici: “Perchè si è arrivati alla sottrazione della pistola dell’appuntato e alla morte del marocchino? Perchè Alex Frusti, preparato agente, è stato quasi ammazzato da quella scheggia impazzita? Perchè si è arrivati a questi gesti estremi?”. Tutte domande alle quali dovrà rispondere la Procura di Vicenza. In mezzo, gli interventi di diversi sindacalisti, che in questi giorni hanno concentrato la loro attenzione sulle funzioni di una Polizia Locale, che la legge equipara alle altre forze dell’ordine. Secondo alcuni sindacalisti, il prefetto dovrebbe precisare i ruoli dei nostri agenti, ma le disposizioni italiane parlano chiaro sui loro compiti, che sono identici a Polizia di Stato e  Carabinieri . Se a Vicenza c’è malumore tra gli agenti della Polizia Locale, non è il caso del Consorzio Nord Est Vicentino, dove il personale si dichiara soddisfatto delle condizioni in cui lavora. Quanto accaduto a Frusti poteva accadere a qualsiasi uomo o donna di qualsiasi forza di polizia, ma le strumentalizzazioni, si sa, non mancano mai. Ma in questo caso, i sindacati hanno preso un bel granchio perchè probabilmente non conoscono la realtà della Polizia Locale di casa nostra. Un modello, che addirittura viene studiato e preso ad esempio in altre città, sia per il tipo di preparazione e formazione del personale sia per come è strutturato.

Siamo andati al comando di via Rasa, sede della Polizia Locale Nevi, di cui è dipendente l’agente  Alex Frusti. “Ieri un uomo mi si è avvicinato, mi ha guardato negli occhi e mi ha stretto forte la mano, dicendo: ‘sentivo il bisogno di farle sapere che io e la mia famiglia siamo con voi, grazie“.  Sono le parole che descrivono la solidarietà mista ad ammirazione nei confronti dei poliziotti del Consorzio che ha sede a Thiene.

“E’ davvero tanta la solidarietà che stiamo ricevendo, che ci rinfranca e ci aiuta a superare questo momento di grave difficoltà – riferiscono i poliziotti – . E’ chiaro che avremmo tutti fatto volentieri a meno di quello che è successo, però è necessario precisare che sulla strada è sempre più difficile lavorare e che i pochi operatori rimasti si aiutano sempre, siano essi con l’uniforme medica, dei vigili del fuoco, della guardia di finanza, della polizia di stato, dei carabinieri, e anche della polizia locale. I miei colleghi sono intervenuti perchè altri operatori avevano bisogno, senza neanche pensarci. Sarebbe stato bello risolvere la questione con una stretta di mano, ma non è andata così. L’istruttore  Alex Frusti ha attirato su di se l’attenzione della persona armata, con la prioritaria preoccupazione di salvaguardare la vita delle numerose persone in transito e dei colleghi, evitando di sparare fino a quando proprio non ne ha potuto fare a meno”.
Alex non è dipendente del Consorzio Nordest Vicentino, è parte del Consorzio Nordest Vicentino. Anche se forse può sembrare difficile da comprendere, noi non siamo un gruppo di dipendenti; noi, senza alcuna retorica, siamo una famiglia. Ci sono genitori e figli, sorelle e fratelli. Un vero privilegio che vivo ormai da 17 anni”.
di Redazione AltovicentinOnline
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