Tempo e silenzio per ricordare Mirko Munaretto, morto a soli 18 anni finendo schiacciato con la propria auto sotto ad un camion a Fara Vicentino. Non è bastata la chiesa Santo Bartolomeo per contenere tutte le persone che si sono volute stringere a mamma Eva e a papà Daniele. “Sono vicino a loro, la sua morte una tragedia sconvolgente”, questo il messaggio del Vescovo Cipolla affidato al parroco.

La salma del giovane Mirko è arrivata nella chiesa di Fara Vicentino allo scoccare di mezzogiorno . Una bara candida, con la foto di lui  appoggiata sopra. Sorridente. “Perché Mirko era un ragazzo allegro, vivace e spensierato- lo ha ricordato il celebrante- E anche molto profondo, con una interiorità che dimostrava a modo suo: come quando mise un bigliettino sulla tomba della maestra Fabiana, per ringraziarla per averlo promosso”.
Mirko non c’è più.  In chiesa, nell’omelia, vengono evocati tempo e silenzio per ricordarlo e per superare il dolore. Per fissare tutte le tappe della sua vita, conclusa a soli 18 anni. Troppo presto per dare l’ultimo
saluto ad una persona. “Lui ha avuto davvero troppo poco tempo per vivere- continua il celebrante- Alla sua famiglia resterà, ora, troppo tempo per vivere senza di lui”.

La scomparsa del 18enne Munaretto è un dramma che ha scosso non solo le comunità di Salcedo, dove abitava e Fara Vicentino, dove di fatto aveva intessuto sin da piccolo la sua vita sociale, ma tutto l’alto vicentino .È stata una tragedia che ha tolto il fiato anche a chi non lo conosceva.  Nel suo ultimo viaggio,  ad accompagnarlo, anche don Francesco, don Giovanni e don Giancarlo, guide spirituali delle comunità di Salcedo, Lugo e Calvene. Tra le tantissime persone presenti in chiesa anche Maria Teresa Sperotto, sindaco di Fara Vicentino, oltre ai colleghi Loris Dalla Costa di Lugo di Vicenza e Giovanni Antonio Gasparini primo cittadino di Salcedo, seduti a pochi passi dalla famiglia di Mirko.

la forza di mamma Eva
In quel banco in prima fila una donna minuta, che stringe mani, si lascia abbracciare.  Che sembra quasi a volere dare consolazione a chi le si avvicina. Che sembra quasi a volere assorbire quanto più calore dal contatto. E’ Eva, la mamma di Mirko, che  il giorno della tragedia si è precipitata  sul posto dell’incidente, riconoscendo nel giovane incastrato nel groviglio di lamiere suo figlio.
Una donna che ha dimostrato una forza sovrumana, senza mai abbandonare Mirko, anche se lui ormai non c’era più.

Una mamma che ha voluto che il funerale del suo giovane figlio venisse celebrato nella parrocchia di Fara Vicentino, ottenendo la dispensa del Vescovo che ha fatto recapitare a lei, e al marito Daniele, un messaggio di cordoglio: “Mi ricorderò sempre di Mirko e di voi. Vorrei essere lì con voi, tra i banchi ed in silenzio”.

 

A Fara Vicentino, dentro e fuori la chiesa, lo sgomento è forte per la maniera tragica in cui Mirko ha perso la vita  mentre stava andando a lavorare.
Saranno gli esiti delle indagini della Stradale, servendosi di strumentazioni particolari e tra le quali anche un drone, a ricostruire cosa sia accaduto in via Astico a Fara Vicentino, quando la Fiat Punto di Mirko è finita ridotta ad un ammasso di lamiere sotto al pianale di  un autoarticolato in sosta. Alcune testimonianze raccontano di un sorpasso che il 18enne avrebbe fatto, cercando di recuperare il controllo dell’auto, ma finendo schiantato sotto al camion.

Paola Viero

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