“Quello che tutti i pendolari sanno viene ancora una volta certificato da Pendolaria: la Schio-Vicenza è una linea arretrata e inefficiente, tanto da meritarsi un posto tra le peggiori in Italia. In Consiglio regionale rilancerò subito il progetto ’30 km in 30 minuti, ogni 30 minuti'”.
Così il consigliere regionale Carlo Cunegato commenta l’inserimento della linea ferrovia Schio-Vicenza nella classifica delle linee peggiori a livello nazionale nel nuovo Rapporto Pendolaria – 20ª edizione di Legambiente.
“Lo diciamo da tempo ma la Regione non ha mai voluto investire davvero su questa tratta. E così tra Schio e Vicenza continuiamo, ancora nel 2025, a viaggiare su un unico binario con un treno a gasolio che impiega 47 minuti per fare 30 km e che dopo le 20 di sera non effettua più corse – sottolinea Cunegato -. Non stiamo parlando della periferia del mondo, ma del collegamento tra il capoluogo e la seconda zona industriale più grande del Veneto, con tantissimi studenti e lavoratori che ogni giorno potrebbero scegliere il treno come mezzo di trasporto, ma preferiscono non farlo, oppure sono costretti a farlo ma ne subiscono poi tutti i disagi. In Consiglio regionale rilancerò subito il progetto ’30 km in 30 minuti, ogni 30 minuti’: la linea Schio-Vicenza può e deve diventare un metrò. Le preoccupazioni e le richieste da tempo manifestate dai sindaci dei Comuni lungo la tratta, soprattutto per quanto riguarda i passaggi a livello, vanno ascoltate e bisogna ripartire dal coinvolgimento dei territori per dare risposte. Nel 2022 l’assessore regionale De Berti disse che nel Contratto di Programma 2022-2026 tra Ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili ed RFI erano previsti 80 milioni per la linea Schio-Vicenza, e che 20 milioni erano già stanziati. Dove sono finiti quei soldi? È ora di passare dalle parole ai fatti. Servono investimenti, serve l’elettrificazione della linea. È una questione di efficienza della mobilità, di competitività e di qualità della vita”.
Comunicato Stampa
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