“Il divieto, denunciato dalla Cgil, di volantinare materiale informativo sul referendum all’esterno dell’ospedale di Santorso rappresenta un grave caso di censura”. A dichiararlo è la consigliera regionale del Partito Democratico Chiara Luisetto, che esprime forte preoccupazione per quanto accaduto nei pressi del presidio ospedaliero vicentino.
Secondo Luisetto, si tratta di una limitazione che colpisce direttamente il diritto all’informazione democratica e civile: “Parliamo di un’iniziativa che non avrebbe di certo interferito con l’operatività sanitaria e che si sarebbe tenuta nei pressi di uno dei luoghi di cura della nostra regione”. La consigliera sottolinea come proprio questi luoghi vedano impegnati “professionisti preziosi che, proprio per la crescente mancanza di tutele e valorizzazione, diventano sempre più numericamente carenti”.
La decisione di impedire il volantinaggio – secondo Luisetto – coinvolge l’Ulss e, di conseguenza, la Regione Veneto. Una scelta che, afferma, “preoccupa molto”, in quanto “si tratta di una violazione di diritti che appare come lo specchio di una visione poco attenta se non ostile al mondo del lavoro”.
L’episodio, segnalato dalla Cgil, ha suscitato dunque un’allerta politica che punta il dito contro un clima percepito come restrittivo nei confronti della libera circolazione delle idee, in particolare quando si tratta di tematiche referendarie e di diritti dei lavoratori.
La replica dell’Ulss 7 che riceviamo e pubblichiamo
In merito al video diffuso da CGIL Vicenza nella giornata di oggi, l’ULSS 7 Pedemontana precisa che senza precedenti è la pretesa di svolgere propaganda politica all’interno di un ospedale, che è un luogo dedicato alla cura dei pazienti, non alle campagne elettorali. L’Azienda ricorda altresì che proprio nel rispetto della democrazia era stata consentita, anche nell’area dell’ospedale, la raccolta delle firme necessarie a presentare la richiesta di referendum, dunque non vi è alcun atteggiamento pregiudiziale sull’iniziativa in sé. Diversa cosa però è l’attività di vera e propria propaganda.
