Una notte da incubo a Malo dove due banditi, pistola alla mano, hanno rapinato la sala slot ‘El Dorado’ a Malo, portando via tutto l’incasso.  Daniel Ocausanin, bosniaco di 34 anni e Marco Milanovic, serbo di 28 anni, pregiudicati e senza fissa dimora, sono stati fermati dai carabinieri che li hanno stanati in un vecchio casolare a Chiuppano, dopo che i due si erano dati alla fuga col bottino di circa 4mila euro.

Preziose per i militari dell’Arma le testimonianze raccolte, ma anche l’occhio elettrico delle telecamere di videosorveglianza del locale. Nonostante i due delinquenti fossero entrati a volto coperto, i carabinieri sono riusciti a ripercorre le tracce che i due avevano lasciato dietro a loro, arrivando  sino a quel casolare.

Un grande dispiegamento delle forze dell’ordine, con pattuglie dell’Arma arrivate da Thiene a dare man forte ai colleghi di Malo e di Valli del Pasubio, già in prima linea. Prima di entrare in azione hanno circondato l’appezzamento su cui sorge il rustico, chiudendo così ogni possibile via di fuga.  Dopo avere inseguito e preso uno dei due che tentava di scappare dal giardino, scavalcando una mura di recinzione, i carabinieri sono riusciti a mettere le manette ai polsi anche al complice, che aveva cercato di nascondersi dentro alla stalla, buttandosi in mezzo a delle balle di paglia.

La ricerca dei due sospettati e la successiva perquisizione, resa particolarmente ostica dalla grandezza dell’area da controllare e dall’assenza totale di luce naturale, ha permesso ai militari di rinvenire tutta la refurtiva di 4560 euro all’interno del casolare, nonché 2 cellulari in uso ai malviventi e la pistola a tamburo, una Wembley Mark  cal. 10,totalmente funzionante usata durante il colpo e che era stata nascosta all’interno di una cuccia per cani.

Daniel Ocausanin e Marco Milanovic , dopo essere stati condotti in caserma per i relativi accertamenti, sono stati dichiarati in stato di arresto; il P.M. di turno della Procura della Repubblica di Vicenza ne ha disposto pertanto la traduzione in carcere in attesa del rito direttissimo.

di Redazione AltovicentinOnline

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