Doppia intrusione la scorsa notte nelle scuole di Malo. Nel mirino dei malviventi sono finite sia la primaria “Rigotti” che la secondaria “Ciscato”. Sono stati forzati portoni, divelte serrature. Il tutto è avvenuto prima della mezzanotte perché poi il servizio di sorveglianza ha fatto intervenire la reperibilità comunale e i carabinieri.  La dirigente scolastica farà la conta di quello che manca ma la scena che si è trovata davanti è stata da mani nei capelli.

Oltre ai danni alla struttura c’erano cassetti delle scrivanie e armadi aperti. Uno degli intrusi ha però abbandonato sul posto uno zainetto che sarà utile per le indagini, come le riprese della videosorveglianza, installata in entrambi gli edifici grazie alla vittoria del bando “Scuole sicure”. Le immagini sono al vaglio del comando di polizia locale. L’ipotesi che si arrivi rapidamente ad individuare i colpevoli è realistica. Peraltro la “Rigotti” in particolare è una struttura sotto osservazione per altre problematiche emerse in questi giorni e che nulla hanno a che fare con vandalismi o altre forme di microcriminalità.

I cardini delle porte d’ingresso alle aule non reggono e così l’amministrazione comunale è costretta a chiedere una perizia per provvedere a sostituirne buona parte. Non c’è pace, insomma,  per le nuova scuola primaria “Rigotti”, inaugurata nel 2018 sulle ceneri del precedente edificio, che aveva mezzo secolo d’età ma doveva essere messo a norma e quindi ricostruito di sana pianta. Da allora i problemi si sono susseguiti: dapprima le infiltrazioni d’acqua, poi i pannelli fotovoltaici non funzionanti, le tubature dell’impianto idraulico di riscaldamento ossidate. Infine il sistema di antifurto che si è rivelato carente quando sono state scoperte intrusioni dei soliti ignoti che hanno preso di mira i distributori automatici di bevande e alimenti. Anche in questo caso si è dovuto procedere alla sostituzione dell’impianto. Ora tocca alle porte delle aule. Secondo le prime stime della perizia, saranno numerose quelle da sostituire in toto, tanto che gli uffici comunali hanno già chiesto un preventivo di spesa.

di Redazione AltovicentinOnline

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