Gli hanno urlato “cinese di m…”, “cinese virus” e altri insulti di vario genere. Lo hanno spintonato e malmenato per poi fuggire via facendo perdere ogni traccia.

La vile aggressione si è registrata domenica sera ed i Carabinieri della stazione di Malo stanno dando la caccia ai 4 balordi che hanno agito proprio davanti alla stazione dell’Arma.

Le notizie sono frammentarie, ma pare che il quartetto fosse entrato prima dell’aggressione, molestando pesantemente la moglie del cinese. La donna, esasperata dai 4, avrebbe chiamato i Carabinieri i quali si sarebbero precipitati su posto a redarguire il gruppetto invitando i giovinastri ad andarsene.

La banda avrebbe quindi atteso che gli investigatori rientrassero in caserma, per tornare a fare irruzione nel bar, dove avrebbero messo a soqquadro l’esercizio commerciale.

Questa volta la donna ha chiamato in suo soccorso il marito, al quale è toccato il peggio: le botte dei 4 che ora dovranno essere identificati.

Non è il primo caso

Secondo il quotidiano Open diretto da Enrico Mentana, le aggressioni ai danni dei cinesi sarebbero diverse in questi giorni, ma questa comunità fa fatica a denunciare. Il 24 febbraio sera, in un rifornimento di benzina a Cassola, sempre in provincia di Vicenza,  un uomo di origine cinese, è stato preso a bottigliate da un 30enne italiano perché cinese. Questa la sua “colpa”, secondo il giornale online, che ha raccolto lo sfogo : ‘Ero entrato nel bar del rifornimento di benzina per vedere se fosse possibile cambiare con tagli più piccoli una banconota da 50 euro.  – riporta Open – La barista, però, vedendomi, mi ha detto subito “Hai il coronavirus, tu non puoi entrare!”. A quel punto un ragazzo, che si trovava seduto all’interno, si è alzato e, dopo aver afferrato una bottiglia di birra che era sopra il tavolo, me l’ha rotta in testa causandomi delle lesioni» si legge sulla denuncia, di cui Open è in possesso, presentata ai carabinieri.

‘La cosa più grave è che nessuno sia intervenuto per difenderlo’.

di Redazione Altovicentinonline

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