L’escalation di furti che nelle ultime settimane ha interessato quasi tutti i paesi dell’alto vicentino, ha registrato nelle primissime ore della giornata di oggi una nuova puntata stavolta a Malo dove ad essere presa di mira dai malviventi è stata la Scuola Primaria ‘R. Rigotti’.

Secondo le prime ricostruzioni, i ladri avrebbero tentato prima di forzare un ingresso laterale per poi dirigersi nell’atrio principale dove armati di attrezzatura da scasso, hanno forzato la struttura attigua al serramento finchè quest’ultimo è ceduto aprendosi.

Complice dei criminali, quello che sembra essere stato un malfunzionamento dell’allarme che non avrebbe fatto partire la chiamata ai rangers: i malviventi hanno potuto quindi agire industurbati prelevando l’incasso di un distributore automatico delle bevande e alcuni computer in dotazione al plesso scolastico per poi dileguarsi.

A dare l’allarme è stato il personale ATA, che attorno alle 7 del mattino, compresa la situazione, ha avvertito la squadra di reperibilità comunale e i Carabinieri.

Abbandonati in bella mostra anche gli arnesi coi quali i malfattori si sarebbero fatti largo per entrare nella scuola, attrezzature che secondo quanto verificato durante una prima ricognizione, sarebbero stati sottratti ad un vicino cantiere privato.

Visibilmente dispiaciuto il Sindaco Moreno Marsetti, anche lui velocemente giunto alla Rigotti per portare la solidarietà di tutta l’amministrazione maladense alla Dirigente Scolastica e per sincerarsi della situazione: “Proprio ieri ho assistito all’inaugurazione della nuovissima struttura scolastica a Monte di Malo” – esordisce il primo cittadino – “un momento di grande soddisfazione perchè anche se riguarda un paese che non è il mio, l’ho vissuto a prescindere come un traguardo del quale essere fieri per il futuro dei nostri ragazzi. Oggi invece apprendo di questo episodio criminoso ai danni delle nostre scuole e la cosa non può che ferirmi e indignarmi: a parte la refurtiva, c’è un danno di qualche migliaia di euro che certo avremmo preferito destinare ad altro. Mi spiace per gli studenti, che fortunatamente seppur con un piccolo ritardo, hanno potuto accedere regolarmente alle lezioni: non è certo però uno spettacolo cui avrei voluto assistessero”.

A Malo nei giorni scorsi era stato denunciato qualche furto in zona Montecio, ma mai sino ad ora erano stati segnalati danni ad edifici pubblici benchè appaia difficile fare parallelismi: “I rangers cui abbiamo appaltato la vigilanza delle varie strutture comunali” – prosegue Marsetti –  “erano intervenuti proprio ieri sera anche alla materna ‘Rossato’ dove l’allarme era scattato poco dopo le 23, ma raggiunto lo stabile tutto era risultato nella norma. Posso affermare che per parte nostra è in campo il massimo sforzo al fine di garantire la sicurezza ai cittadini maladensi: ho avuto modo di ribadire alle forze dell’ordine e al Prefetto la necessità di massimizzare lo sforzo  in termini di pattugliamento del territorio e da questo punto di vista non posso che ringraziare Polizia Locale e uomini dell’Arma per l’impegno puntuale e costante. Un grazie doveroso poi lo devo all’Associazione Carabinieri in congedo che presidiano in particolare il centro storico in occasione di eventi o del mercato settimanale. Implementeremo comunque anche la rete di videosorveglianza con nuove risorse, oltre ai 45mila euro già destinati al capitolo sicurezza che ritengo un punto qualificante del nostro operato. Certo, poi i miracoli non li possiamo fare, anche i criminali affinano le loro ‘armi’: ma noi saremo sul pezzo e faremo quanto in nostro potere per evitare situazioni analoghe”.

Una battuta amara il Sindaco la riserva infine all’aspetto giudiziario con fatti recentemente avvenuti anche nel vicentino che vedono i protagonisti di atti di delinquenza tornare rapidamente a piede libero: “Anche se non mi compete e senza alcun spirito inutilmente polemico, non posso non provare un senso di impotenza e di delusione a fronte di una giustizia che spesso pare distante dalla realtà: dico solo che forse una pena certa sarebbe un deterrente valido più di tanti altri espedienti per contrastare la criminalità. E soprattutto non vanificherebbe il lavoro delle nostre forze dell’ordine”.

Marco Zorzi

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