Non ha accusato malore, Giacomo Luigi Xotta, e soprattutto non è uscito di strada da solo con la sua moto. Fin da subito i suoi familiari, che sono assistiti da Studio3A-Valore S.p.A., e i tanti amici non riuscivano a capacitarsi di come il  sessantaquattrenne di Marano Vicentino, nel tardo pomeriggio di domenica 28 maggio 2023, potesse aver perso il controllo della sua Honda CFR1000 rovinando nel terreno adiacente alla stradavia degli Alpini, a due passi da casa, dov’è stato poi ritrovato senza vita: Xotta, infatti, era un motociclista esperto, aveva pure fondato ed era consigliere del Motoclub Priabona (stava rincasando proprio da un’uscita in motocicletta con alcuni soci del club), non soffriva di particolari patologie, e i compagni con cui aveva trascorso le sue ultime ore non avevano notato alcun problema di salute, e poi conosceva come le sue tasche quella strada, che aveva percorso migliaia di volte.

E infatti le indagini condotte dagli agenti della Polizia Locale dell’Alto Vicentino, che hanno acquisito anche alcune preziose testimonianzehanno portato alla luce un’altra veritàXotta fuori strada ci sarebbe stato “spinto” da un’altra auto che proveniva dalla sua stessa direzione, che l’avrebbe urtato determinandone la fuoriuscita e il cui conducente è ora indagato per omicidio stradale: si tratta di un diciannovenne di Piovene Rocchette.

Il Pubblico Ministero della Procura di Vicenza, Luigi Salvadori, titolare del relativo procedimento penale, oltre a iscrivere nel registro degli indagati il giovane, ha anche disposto il sequestro dei mezzi che si ritengono possano essere stati coinvolti nell’incidente, oltre alla motocicletta una Lancia Y e una Citroen Saxo, e ha soprattutto ordinato l’autopsia sulla salma della vittima per stabilire le cause della morte. L’incarico è stato conferito nella mattinata di ieri, sabato 3 giugno, negli uffici della Procura berica, al medico legale dott.ssa Giovanna Del Balzo, dell’Unità Operativa Complessa di Medicina Legale dell’Università di Verona, che poi ha effettuato l’esame a seguire presso le celle mortuarie dell’ospedale di Santorso: alle operazioni peritali ha partecipato, come consulente tecnico di parte, anche il medico legale dott.ssa Alessandra Rossi di Padova messa a disposizione da Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, a cui, attraverso il consulente personale Alessio Rossato, si sono affidati i congiunti di Xotta per fare piena luce sui fatti ed essere assistiti, con la collaborazione dell’avv. Davide Picco del Foro di Vicenza. E l’esame autoptico avrebbe escluso che la vittima sia stata colta da malore: il decesso sarebbe cioè stato dovuto unicamente ai gravi politraumi riportati in seguito al sinistro di cui è rimasto vittima.

Ora i familiari di Xotta, che ha lasciato la moglie e due figli – ironia del destino, il sessantaquattrenne stava rientrando proprio per festeggiare il compleanno del suo secondogenito – e che era un elettrotecnico altamente specializzato nell’installazione di machine da stampa, da poco in pensione, si aspettano la verità, prima ancora che giustizia, e confidano di sapere cosa sia esattamente successo a loro caro: Studio3A al riguardo è pronto a mettere a disposizione anche un consulente tecnico cinematico per i propri assistiti nel caso in cui il Sostituto Procuratore decida di disporre anche una consulenza tecnica per stabilire l’esatta dinamica, le cause e tutte le responsabilità del tragico incidente.

Ultimate le operazioni autoptiche, l’autorità giudiziaria darà il nulla osta alla sepoltura e intanto la famiglia nelle prossime ore potrà finalmente fissare la data dei funerali di Giacomo Luigi Xotta, che saranno partecipatissimi.

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