A tradirli l’abbigliamento e il giubbotto che non è sfuggito ad un agente di polizia locale, che ha collaborato coi carabinieri a cui il sindaco Marco Guzzonato aveva presentato denuncia. Sarebbero tre minorenni incensurati di Marano Vicentino i presunti autori del furto di computer avvenuto nei mesi scorsi alla scuola ‘Alfieri’: due sono stati denunciati a piede libero e la loro posizione è al vaglio della procura per i minori.

Di sera i ragazzi erano penetrati nell’istituto facendo razzia e creando anche danni ai locali. Si sarebbero persino impossessati del denaro contenuto nelle macchinette distributori di merendine e bevande. Se per loro era stata una bravata, una sorta di trasgressione, per gli studenti delle medie di Marano era stato un colpo duro, quello del furto: era stato portato via anche un pc che serviva ad uno studente disabile, non verbale, per comunicare. Quel giorno stesso gli insegnanti si sono impegnati a trasformare un episodio, che aveva creato turbamento, in un messaggio civico sulla legalità e sul valore degli oggetti appartenenti alla comunità.

Con cartelloni e pennarelli gli studenti avevano scritto dei messaggi, indirizzandoli ai ladri. Appendendoli fuori dalla scuola, lungo la recinzione, per simboleggiare il loro risentimento nei confronti di chi aveva ‘offeso’ la loro scuola. Nel frattempo, però, il sindaco Guzzonato ha presentato una denuncia, mettendo in moto le indagini dei carabinieri. Assieme alla Polizia Locale hanno visionato attentamente i filmati di una telecamera in particolare, risultata poi preziosa per la svolta. L’occhio attento di un vigile che ha estrapolato un fotogramma specifico, ha portato all’identificazione dei ladruncoli.  Quindi la palla è passata ai carabinieri che hanno proceduto alla denuncia dei minorenni, avvisando i genitori che pagheranno i danni della ‘notte brava’ dei loro figli.

Ieri mattina alla scuola Alfieri, assieme al primo cittadino, si sono presentati i carabinieri: il SottoTenente Seracini e  il LuogoTenente Piantoni. Ai ragazzi derubati hanno spiegato il valore del rispetto delle regole e le conseguenze che derivano quando queste vengono trasgredite.

“I ragazzi identificati pagheranno le spese, ma per questo episodio vorrei ci soffermassimo sul messaggio che ne emerge e che deve servire da lezione a tutta la comunità di Marano – ha spiegato il sindaco Guzzonato – I computer della scuola, come tutti gli oggetti della comunità, sono un bene della collettività. Da questo furto, che inizialmente ha scosso gli studenti, grazie all’impegno della vice preside e degli insegnati, è venuta fuori una lezione di educazione civica che servirà senza subbio alla crescita di questi studenti”.

Riguardo l’identità dei ladri, dato che si tratta di minorenni, non sono state divulgate le loro generalità, si sa soltanto che si tratta di adolescenti residenti nel comune di Marano Vicentino.

N.B.

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