La pioggia torrenziale che ha mandato in tilt Schio il 21 luglio, un fiume d’acqua in pieno centro storico e danni per allagamento in tutto il Comune ha messo in moto la macchina amministrativa e alla Regione Veneto è arrivata la richiesta per il riconoscimento dello stato di crisi per calamità naturale a causa del maltempo. Se sarà concesso, anche privati cittadini potranno chiedere un risarcimento per i danni subiti.

L’amministrazione ha deciso di rivolgersi alla Regione affinché venga riconosciuta l’eccezionalità dell’evento atmosferico che con un temporale violento, pioggia fittissima, vento e una fortissima grandinata ha arrecato ingenti danni al patrimonio pubblico e privato. L’appello alla Regione è per lo stanziamento di fondi per ripristinare quanto danneggiato nell’area comunale.

“In 40 minuti sono caduti dai 34 ai 50 millimetri di pioggia provocando allagamenti, smottamenti e grosse infiltrazioni d’acqua – dice il Sindaco Valter Orsi -. Tra danneggiamenti alle coperture degli edifici, schianti di alberature, allagamenti di strutture e dissesti idrogeologici la stima dei danni è di circa un milione di euro per quanto riguarda il solo patrimonio pubblico. Si tratta, in realtà, di una prima stima approssimativa in quanto in queste ore sono ancora in corso le opportune verifiche. Per i danni subiti dai privati, invece, continuano ad arrivare segnalazioni e al momento non ci è possibile fornire dei numeri precisi”.

Tra le zone più colpite dal maltempo e dove il patrimonio pubblico è stato maggiormente danneggiato risultano via S.G. Bosco, via Riva di Magrè, via XXIX Aprile, via Tito Livio, via dell’Artigianato, via Boito, via Cima Alta, via Tommaseo, Giavenale di Sotto, via Maso Dalla Vecchia, il Piazzale Pubblici Spettacoli, via Corre, via SS. Trinità, via Proe di Sotto, via Elia Dalla Costa, Palazzo Garbin, l’ex scuola di via Marconi, ma anche i plessi dell’Istituto Comprensivo Battistella, le scuole dell’infanzia di Ca’ Trenta e SS. Trinità e la primaria Don Milani.

“Martedì le squadre di Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco sono intervenute prontamente per ripristinare i luoghi allagati e le zone più colpite – prosegue Orsi – Come Amministrazione abbiamo deciso di attivarci subito, dopo una prima ricognizione, chiedendo alla Regione il riconoscimento dello stato di cristi per calamità naturale. Se riceveremo risposta positiva dalla Regione informeremo immediatamente la cittadinanza sulla proceduta da seguire per ottenere un risarcimento”.

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