Carabinieri e polizia in tenuta antisommossa hanno apposto, stamane a Piovene, i sigilli alla casa degli imprenditori  Spezzapria. Un immobile risucchiato nel fallimento del 2005 della loro società, la nota impresa tessile Esseci Filati srl  che fino alla prima metà degli anni 2000 poteva contare su oltre 80 dipendenti.

Stamattina le forze dell’ordine hanno fatto blitz nella casa di via Levà a Piovene , eseguendone lo sfratto  come conseguenza del fallimento della fabbrica tessile.

Come si ricorderà, il 20 marzo scorso, una ventina di venetisti ‘armati’ di bandiere di San Marco avevano impedito lo sfratto, facendone slittare il provvedimento,  che avrebbe lasciato senza un tetto i fratelli Spezzapria. In quell’occasione  si registrarono dei disordini tra manifestanti e forze dell’ordine, con tre persone rimaste ferite lievemente.

Per quei fatti, esiste un fascicolo giudiziario della Procura di Vicenza. Indagati 21 manifestanti che ora rischiano il processo per invasione di edificio, resistenza a pubblico ufficiale. Per due di loro, inoltre, l’ avere fatto volare un drone con telecamera senza autorizzazione. Disordini filmati dagli investigatori, che dopo essere andati via da via Levà, avevano individuato uno ad uno i manifestanti.

Non era la prima volta che i venetisti si opponevano allo sfratto dei fratelli Spezzapria, che da oggi sono senza casa. A nulla è servito l’appello disperato di chi ha perso tutto per colpa della crisi economica e che ora non ha un tetto sulla testa.

di Redazione AltovicentinOnline

 

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