Sono molti i lettori di AltoVicentinOnline che si sono rivolti alla redazione per segnalare quanto sta accadendo al Centro Prelievi di Piovene Rocchette dove sono stati chiamati addirittura i Carabinieri per il caos che si è venuto a creare. Il ‘delirio’ è stato generato dalle modalità di adesione al servizio, scattate dal 1 dicembre: abolita la prenotazione, è stato riattivato infatti l’accesso diretto. In pratica una corsa ad accaparrarsi il numerino. Solo 54 i posti disponibili, che non sono affatto bastati ieri giovedì 2 dicembre a soddisfare l’utenza costretta in fila all’esterno della struttura dell’ULSS 7 fin dalle prime ore del mattino: da qui il pandemonio con persone anche anziane che sono dovute tornare a casa senza fare le analisi del sangue.

Non un disagio da poco considerando le basse temperature del periodo e le condizioni di digiuno richieste per gli esami. Circostanze che dopo ore di attesa,  hanno esasperato gli animi  fino all’intervento degli uomini dell’Arma, chiamati da qualcuno dei presenti in collera per la situazione. I militari quindi, accorsi dalla vicina stazione di Via Monte Verena, hanno sfoderato tutta la loro professionalità cercando di riportare l’ordine e convincendo gli utenti comprensibilmente inferociti a calmarsi, rassicurandoli sul fatto che avrebbero segnalato il disservizio a chi di competenza affinchè non avesse a ripetersi una simile bagarre.

Telefono bollente anche per il Sindaco Erminio Masero, che al netto delle polemiche bada dritto a cercare una soluzione: “La sanità è evidentemente sotto pressione, quello che non serve ora è gettare benzina sul fuoco. Vero è che nel caso specifico abbiamo un problema ed è evidente che la soluzione di togliere le prenotazioni creando assembramenti di persone in coda nella speranza di poter ricevere la prestazione, è una cosa che non va bene. Porterò la questione all’attenzione della dirigenza sanitaria, sono sicuro che troverò ascolto: del resto anche qui a Piovene i casi di contagio sono in rapida ascesa. Rischiare di acuire il rischio per non trovare una modalità consona di ingresso al punto prelievi mi pare quantomeno anacronistico. Per il momento resto dell’avviso sia più opportuno e più sicuro proseguire col vecchio metodo”.

Pare, intanto, gli stessi disservizi si siano registrati anche negli altri centri prelievi dell’ULSS 7, con forti lamentele e utenti ancora una volta in coda al freddo. Sperando di essere tra i fortunati ad entrare.

M.Z.

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