Nel tessuto delle nostre comunità, l’alcol si presenta spesso come un ospite gradito, ma dietro il velo delle festività, nasconde un potere distruttivo devastante. Le famiglie si frantumano e i sogni si spezzano sotto il peso di questa dipendenza, lasciando un’eredità di dolore che può persistere per generazioni. Nonostante ciò, esistono baluardi di speranza, come il Gruppo “Città di Thiene” degli Alcolisti Anonimi, che il 13 aprile 2024 ha celebrato il suo trentatreesimo anniversario, illuminando il cammino per chi combatte contro la dipendenza dall’alcol e offrendo un supporto cruciale anche alle famiglie coinvolte in questa battaglia.

Quest’anno, l’evento ha sottolineato l’importanza della sincerità e dell’ umiltà, pilastri fondamentali per chiunque intraprenda il viaggio verso la guarigione dall’alcolismo. La sincerità implica un’esposizione onesta e senza filtri della propria dipendenza, mentre l’umiltà comporta il riconoscimento dell’essenziale bisogno di aiuto. Insieme, questi valori non solo rafforzano il singolo nel suo percorso di recupero ma anche migliorano il tessuto delle relazioni familiari, spesso tese e provate dal peso dell’alcolismo.

Tra le storie più toccanti emerse nel corso dell’anniversario ci sono quelle di Charlotte e Yuri, ciascuno portatore di una potente testimonianza di lotta e rinascita: “Mi chiamo Charlotte e ho incontrato l’amore quando meno me lo aspettavo, proprio mentre affondavo sempre più nel mio segreto combattimento con l’alcolismo. Ho cercato di nascondere la mia dipendenza dietro fughe segrete e bugie, finché un episodio di svenimento non ha esposto la mia battaglia al mio compagno. Pensavo di poter gestire da sola, ma i tentativi falliti e un ricovero ospedaliero hanno mostrato quanto fossi impotente. Con il sostegno del mio ragazzo e dei miei genitori, mi sono affidata al SerD. È stato un percorso turbolento, segnato da momenti di disperazione che solo chi ha vissuto può comprendere.” “Mi chiamo Yuri, e l’alcol è stato una presenza costante sin dalla mia adolescenza,” racconta Yuri. “La realizzazione che non potevo controllare il mio bisogno di bere mi ha portato ai Dodici Passi degli Alcolisti Anonimi, dove ho imparato che ammettere la propria vulnerabilità è un atto di coraggio, e accettare aiuto è una dimostrazione di forza interiore e umiltà.”

Il percorso dei Dodici Passi degli Alcolisti Anonimi è una guida spirituale per chi lotta contro la dipendenza dall’alcol. Comprende una serie di principi e azioni che aiutano gli individui a riconoscere il potere dell’alcol sulla loro vita e a trovare il sostegno necessario per superare questa dipendenza. Dai primi passi che richiedono di ammettere di essere impotenti di fronte all’alcol, alla ricerca di un potere superiore e al fare un inventario morale di sé stessi, fino alla volontà di chiedere perdono e di aiutare gli altri, questi passi offrono una struttura solida per la guarigione e il cambiamento. I temi della serata riflettono la fondamentale importanza di questi valori nel percorso verso la sobrietà e la rinascita. La sincerità richiede un coraggioso atto di rivelare la propria verità, di mettere da parte la maschera dell’autoinganno e di aprirsi alla possibilità di cambiamento. L’umiltà, d’altra parte, è l’antidoto all’orgoglio e all’isolamento, permettendo agli individui di accettare di essere vulnerabili e di chiedere aiuto quando ne hanno bisogno.

Giuseppe, da 40 anni membro degli Alcolisti Anonimi, con saggezza e umiltà, afferma: “Non basta dire soltanto io riesco a smettere di bere quando voglio.” Questa semplice ma profonda dichiarazione sottolinea la complessità della dipendenza dall’alcol e l’importanza di abbracciare la sincerità e l’umiltà nel percorso verso la guarigione. Il problema dell’alcolismo estende le sue radici profondamente nelle dinamiche familiari. Le famiglie degli alcolisti vivono spesso in una silenziosa disperazione, lottando per aiutare i loro cari mentre cercano di mantenere un equilibrio nella loro vita. Riconoscere il loro dolore e offrire supporto adeguato è cruciale per il recupero dell’alcolista e per la salute emotiva della famiglia. Le statistiche sul consumo di alcol sono allarmanti, con una crescente percentuale di giovani che si avvicinano all’alcol in età sempre più precoce. L’8% degli undicenni ha già iniziato a sperimentare l’alcol, e quasi due terzi dei diciassettenni partecipano a episodi di binge drinking. Questi dati rivelano la necessità di interventi preventivi e di supporto esteso non solo agli alcolisti ma anche alle loro reti familiari e sociali.

Nel celebrare il suo trentatreesimo anno, il Gruppo “Città di Thiene” ribadisce il suo impegno verso la guarigione e la speranza. Ogni storia di recupero, ogni riunione e ogni momento di condivisione rafforzano la missione del gruppo di fornire una luce guida nella lotta contro l’alcolismo. Con ogni passo.

Umberto D’Anna

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