Sembrava una furia e minacciava i passanti con un coltello dalla lama di 12 centimetri, affilatissima e che aveva anche modificato con le sue mani. Nemmeno l’arrivo degli agenti della Polizia Locale, che dal mese di novembre dello scorso anno, come da precisa richiesta dei residenti e dell’Amministrazione Comunale di Schio presidiano il centro storico nei fine settimana, è riuscito a calmare quell’uomo evidentemente alterato dall’alcol . L’episodio è avvenuto nella notte di sabato 15 giugno.
I fatti
Gli agenti hanno udito urla concitate provenire dalla piazza Garibaldi e alcuni scledensi hanno raggiunto i poliziotti del Comandante Giovanni Scarpellini gridando terrorizzati: “presto, venite, c’è un uomo con il coltello. E’ pazzo”.
Dopo una breve colluttazione, l’uomo è stato ammanettato e, considerato lo stato di grave alterazione psicofisica, è intervenuta l’ ambulanza medicalizzata 118 per la sedazione . Pur ammanettato, l’uomo ha continuato ad urlare minacce ed offese agli agenti, sputando in tutte le direzioni. Sferrava calci anche al paraurti dell’ambulanza, rifiutando qualsiasi intervento sanitario. Quindi, anche con l’aiuto di una pattuglia dei carabinieri di Schio, gli agenti sono riusciti ad immobilizzare completamente la furia, permettendo al personale sanitario di somministrare un efficace sedativo.
Identificato in S.Q., 38enne residente a Schio, l’uomo è stato trasportato al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Santorso, dove gli è stata riscontrata l’alcolemia di 2,8 g/l.
“Il coltello, molto affilato, aveva una lama di 12 centimetri e presentava l’impugnatura modificata artigianalmente per migliorarne la presa e le capacità offensive – ha spiegato il Comanadante Giovanni Scarpellini – S.Q. è stato arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, porto abusivo di coltello, minacce e oltraggio a pubblico ufficiale, ubriachezza in luogo pubblico.
“Trattandosi di delitti non colposi commessi in stato di ubriachezza nelle immediate vicinanze di esercizi pubblici, verrà anche proposta al Questore di Vicenza l’adozione della misura di prevenzione interdittiva del divieto di accesso ai pubblici esercizi ed ai locali di pubblico trattenimento – ha concluso Scarpellini – . Di fondamentale importanza l’utilizzo delle Body Cam in dotazione agli agenti, che hanno permesso la completa documentazione dei fatti”.