In merito al recente incidente verificatosi nei pressi del Campus scolastico di Schio, l’amministrazione comunale desidera esprimere la propria vicinanza alle famiglie degli studenti coinvolti e, allo stesso tempo, dare alcune informazioni rispetto all’impegno che già da tempo sta interessando un variegato team di lavoro sul tema della sicurezza e della mobilità nell’area.

Precisa l’assessore alla mobilità sostenibile, Alessandro Maculan: “L’idea di ripensare la viabilità nei momenti di massimo afflusso scolastico non è nuova. Affonda le sue radici fin nella visione originaria della “Cittadella degli Studi”, pensata come un vero e proprio campus sul modello anglosassone: uno spazio aperto, vivibile, accessibile, privo di recinzioni, in cui la mobilità dolce potesse avere la priorità.

Nei decenni successivi, tuttavia, questa visione si è scontrata con la fredda realtà di un contesto delineato dalle diverse competenze multiple e sovrapposte quali quelle amministrative e scolastiche di diverso livello oltre che sul prevalere di un modello di mobilità ancora fortemente autocentrico, fattore che ha fortemente scoraggiato, se non ridicolizzato, riflessioni serie rispetto al modo, talvolta poco razionale ed efficiente, che caratterizza una parte dei nostri spostamenti e consolidando semmai abitudini e cattive pratiche che hanno ostacolato qualsiasi tentativo di trasformazione strutturale in passato.

Già durante lo scorso mandato amministrativo è maturata forte la consapevolezza di quanto fosse necessario attivare politiche lungimiranti in tema di mobilità sostenibile. Dopo i primi incontri tra l’Amministrazione e i Dirigenti scolastici per analizzare la situazione, si è deciso di varare un percorso che ha dato vita al progetto “Mobility Starters” che coinvolge gli attori principali del Campus, includendo sia i rappresentanti del personale docente in qualità di “Mobility manager” che gli studenti dei principali istituti interessati”.

Il progetto iniziato già tre anni fa, ha preso via via forma grazie al contributo di un tavolo di lavoro per la mobilità sostenibile, i cui componenti hanno beneficiato nel primo anno di una formazione specifica con esperti di mobilità, condividendo diverse opportunità offerte dai modelli cosiddetti delle migliori pratiche; nel secondo anno i Mobility Starters hanno lavorato suddivisi in tre sottogruppi (gruppo di analisi del traffico, gruppo comunicazione e media e gruppo eventi), sviluppando l’analisi locale del contesto, la somministrazione di questionari mirati, lo studio dei flussi di traffico e realizzando eventi come “Bike to Campus” e campagne di sensibilizzazione.

Infine, quest’anno, ha segnato l’avvio della fase progettuale vera e propria, con l’elaborazione delle prime proposte concrete per la creazione di una ‘Zona scolastica’ ai sensi del Codice della Strada. Tra le ipotesi: limitazioni alla circolazione nei momenti di massimo afflusso, l’istituzione di aree di scambio per la sosta breve e sicura dei veicoli, così da evitare che gli studenti vengano accompagnati fin sotto l’ingresso della scuola con l’auto, tra i maggiori motivi di commistione e congestione del traffico.

Per essere sicuri che queste ipotesi non creino problemi nella viabilità limitrofa, sono in corso approfondimenti da parte di tecnici specializzati anche utilizzando modelli che simulano i flussi di traffico.

Prosegue l’assessore ai servizi educativi, Milva Scortegagna: “In pieno spirito di condivisione, e proprio per garantire che quelle che andranno ad essere programmate siano ipotesi di soluzione concordate e non calate dall’alto, negli ultimi mesi sono stati promossi svariati incontri focalizzati sul tema della viabilità all’interno del Campus.

Un percorso che continua, che ha visto coinvolti tutti gli attori del Campus con incontri coi dirigenti scolastici, i Consigli d’Istituto, il personale ATA, ed i rappresentanti di classe dei genitori mentre prossimamente interesserà anche i collegi docenti i quali verranno aggiornati formalmente proprio in questi giorni. L’obiettivo è quello di attivare un tavolo allargato per discutere assieme una proposta viabilistica che tenga conto delle diverse esigenze e di tutte le peculiarità laddove possibile, avendo comunque come obiettivo primario quello di incentivare la mobilità sostenibile”.

Tra giugno e ottobre si svolgerà quindi una fase partecipativa con momenti di incontro e confronto con i vari soggetti interessati al progetto. L’obiettivo sarà raccogliere ulteriori proposte, spunti e criticità, prima di avviare una sperimentazione temporanea sul campo, la cui durata coprirà alcuni mesi dell’anno scolastico 2025/2026.

Le risultanze di questo percorso permetteranno la definizione stabile delle soluzioni più efficaci per migliorare la vivibilità e la sicurezza di un’area frequentata ogni giorno da oltre 5.000 persone, gran parte di queste minorenni e provenienti da Comuni anche diversi da Schio.

Conclude l’assessore, Alessandro Maculan: “Stiamo lavorando da tempo su un percorso che oggi entra nella sua fase più concreta, e vogliamo farlo insieme alla Città, perché solo una comunità realmente coinvolta e protagonista può generare cambiamenti condivisi e, quindi, duraturi”.

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