Momenti di tensione e caos, contornati  da parole pesanti quasi al limite delle offese, provocate dal nervosismo, impazienza e da chi, di mettersi in fila ad aspettare proprio non ne voleva sapere. Le cause scatenanti sono stati i forti ritardi dovuti dalle molte prenotazioni e le lunghe code che da prima delle  8.30 (orario previsto di apertura) di stamattina, domenica 21 novembre, si sono formate all’interno del Lanificio  Conte dalle molteplici persone che si sono recate per l’inoculazione di vaccino anti Sars-Covid 19.  Persone, tutte con regolare appuntamento prenotato tramite agenda del sito istituzionale dell’Ulss7, che hanno dovuto aspettare anche oltre un’ ora, chi addirittura due, in piedi dentro la galleria Alvise Conte per poter accedere al punto vaccini di Schio.

Freddo e spifferi, che hanno costretto chi attendeva a stare all’addiaccio. Nemmeno una sedia per le persone anziane che hanno patito molto. 

Code che per  molti istanti si sono protratte dall’ingresso situato nella piazzetta omonima del lanificio (lato Poste) fino all’uscita situata su Piazza Falcone Borsellino, formando così, oltre che  alle tensioni, incredulità e lo stupore di tutti gli avventori, anche l’ammassamento. Altro che  distanziamento interpersonale, che da oramai due anni ci viene chiesto ed imposto di osservare. Quel distanziamento ‘sociale’, che questa mattina, è venuto visibilmente a mancare, che seppur, col pensiero di molti,  per una giusta causa, ha fatto suscitare molte domande e perplessità ai più,  arrivando a chiedersi : perché si notano e perseguono gli assembramenti tra pochi avventori al bar, mentre in questi casi,  nessuno vigila e fa rispettare quello che potrebbe portare a contagio da Covid 19?

Qualcuno ha deciso di andare via: ‘Il virus è in circolazione, qui si rischia troppo stando così a contatto con le persone, preferisco tornare quando le condizioni per vaccinarsi sono più sicure’ . Non c’era in coda solo chi si era prenotato per la terza dose, ma anche qualcuno che doveva fare ancora la prima o la seconda.

 Solo intorno alle 12.45  la coda ha iniziato a defluire e la situazione a rientrare  nella norma.  In questo trambusto della domenica mattina, c’è però anche da elogiare i volontari della protezione civile di Santorso , che in questi periodo  stanno aiutando, nella gestione degli spazi. Con gentilezza e garbo, sono sempre loro che si fanno in quattro  per  aiutare le persone in particolare, quelle con difficoltà e mobilità ridotta. Volontari che questa mattina,  sono stati i primi  a risentirne del caos e che sono stati oggetto più volte, di aggressioni verbali con alcune al limite del  contatto fisico. È stato anche allertato il 112 con intervento del Carabinieri,  che hanno poi ritenuto necessario piantonare l’area . 

‘Qualcosa non ha funzionato – racconta una signora sulla cinquantina, residente a Thiene, che si era prenotata tramite la Regione Veneto per la terza dose – mi hanno detto che qui al Lanificio Conte l’organizzazione è stata sempre impeccabile. Che tutto ha sempre funzionato come un orologio. Deve essere successo qualcosa, come un miscuglio di prenotazioni, qualche incidente nell’organizzazione, che ha fatto andare in tilt la situazione’.

Enrico Miloro

 

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia