Un filo spinato, ben teso, nel bosco in contrà Cerbaro a Schio. “Scampata per miracolo”. A lanciare l’allarme sui social un appassionato di mountain bike che, affrontando un sentiero, si è trovato all’improvviso il filo a pochi centrimetri dal suo collo.

E’ allarme per quella che potrebbe essere una vera e propria trappola per gli appassionati della bici. Un episodio non nuovo, con fili spinati che quasi regolarmente compaiono ben tirati da un albero all’altro, passando i percorsi che portano ancora i segni delle ruote delle bici.

oltre ai social, denunciate alle forze dell’ordine
Una denuncia fatta sui social, sul gruppo facebook ‘Schio sei tu”, che non si è tradotta in una segnalazione, o denuncia, nero su bianco alla più vicina Stazione dei Carabinieri. “Nessuno è venuto da noi a dircelo – spiega il Capitano Jacopo Mattone, Comandante della Compagnia di Schio che, nel frattempo, si sta adoperando per risalire alla mano ignota che ha ben teso il filo- Si potrebbe profilare una responsabilità penale anche se la proprietà è privata. Il caso va comunque valutato, verificando se c’è l’intento del fare del male”.
Dall’esercizio abusivo dei propri diritti a lesioni colpose e dolose. Queste le accuse che potrebbero profilarsi, una volta raccolti maggiori dettagli e svolta l’indagine.


Tra i boschi delle contrà di Schio ora l’attenzione è massima da parte di chi in bici, ma anche in moto, percorre questi sentieri naturali. Privata che possa essere, l’area non può rappresentare un pericolo per chi vi passa. A maggior ragione quando si tratti di appezzamenti boschivi, non recintati, che potrebbero essere sprovvisti dell’idonea segnaletica. Avvisare, insomma, di non entrarci. In modo da fugare ogni dubbio che, un  passo in più su un pezzo di terra privato da parte di estranei,  biker compreso, non è gradito da estraenei.

di Redazione AltovicentinOnline

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