E’ mancata a Schio Caterina Fioravanti Bertoli, impegnata nel Sociale e fondatrice della sezione locale di Anfass (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva o Relazionale).

Una donna molto conosciuta in città per il suo grande impegno, nato per dare risposte alle famiglie in difficoltà a causa di malattie dei congiunti.

Fondatrice e presidente di Anfass, Caterina Fioravanti era particolarmente vicina soprattutto alle donne e mamme di disabili. Nel 1982 fu nominata Cavaliere per meriti sociali della Repubblica dal presidente Sandro Pertini.

Sempre sorridente e pronta ad affrontare tutte le difficoltà della vita, Caterina Fioravanti è stata moglie di Pio Bertoli, uomo saggio e impegnato che l’ha affiancata nelle sue battaglie.

“Il suo impegno sociale è iniziato nel 1973 quando è cominciato il censimento dei portatori di handicap per poter aprire la sezione Anfass di Schio – ha raccontato la figlia Isabella – Voleva dare una mano alle famiglie di ragazzi disabili, come mia sorella Marianna. In quegli anni esistevano solo le strutture psichiatriche, ma si tratta di un altro tipo di disabilità. All’epoca c’era solo l’Anfass nazionale che cominciava ad aprire le strutture in altri comuni. A Schio la prima struttura ha aperto ai Salesiani, poi sono arrivati i centri diurni, la Cooperativa Agricola, i centri di lavoro per disabili. Questo è il lato ‘visibile’, che ha coinvolto tantissime persone. Se per mia mamma la spinta iniziale è stata una necessità famigliare, il proseguo è stato dovuto ad un motore interno, gestito con intelligenza imprenditoriale e politica. Non ho mai conosciuto nessuno forte ed intraprendente come lei. Il suo era un ottimismo innato ed era capace di vedere lontano e di dare indicazioni, vedeva soluzioni dove altri non vedevano niente. Era una forza della natura, sempre in viaggio per trovare soldi dagli enti, organizzava manifestazioni, non si stancava mai e batteva i pugni quando serviva. Era una persona eccezionale – ha concluso Isabella – Come lei ne nasce una su un miliardo. Mia mamma aveva un cuore enorme ed un pensiero d’acciaio”.

“La mia non è stata una cosa fatta con il cuore in mano, ma scientifica, ragionata, portata avanti con metodo lavorativo”, diceva Caterina Fioravanti del suo impegno sociale, che aveva svolto sempre gratuitamente.

“La ricordo con affetto – ha raccontato Franco Balzi, sindaco di Santorso, che ha mosso i suoi primi passi da educatore proprio nei laboratori di Villa Rossi all’inizio degli anni ’80 – E’ stato grazie a lei che ho capito che direzione dare alla mia vita, che ho compreso cosa fosse l’impegno nel Sociale. Le sarò sempre grato, le ho voluto bene”.

Il funerale sarà celebrato martedì 7 agosto alle 10.30 nella chiesa di Sant’Antonio Abate di Schio.

A.B.

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