La Città di Schio si unisce al dolore della perdita del Maestro Claudio Scimone, un uomo gentile, appassionato, profondo e di grande cultura. Uno straordinario artista che in tutta la sua  esistenza si è profuso per trasmettere l’amore per la musica. Schio ha avuto con lui un rapporto privilegiato e nel 2009, nella ricorrenza del 50° anniversario de “I Solisti Veneti” di cui il Maestro fu fondatore e direttore, Schio festeggiò i suoi 50 anni di amicizia con questa famosa orchestra da camera attribuendo a Scimone la cittadinanza onoraria. 
Le prime esibizioni de “I Solisti Veneti”, destinati a divenire ambasciatori della musica italiana e veneta in tutto il mondo, si svolsero infatti proprio a Schio. Nel corso degli anni il legame non si è mai affievolito e le produzioni musicali di Claudio Scimone hanno portato nella nostra città numerosi  musicisti di fama internazionale, come lo straordinario violino di Uto Ughi, il flauto di  sir James Galway,  la tromba di Guy Touvron e i cantanti Lucia Valentini Terrani,  Cecilia Gasdia,  William Matteuzzi. 

Allo stesso tempo  il Maestro Claudio Scimone e “I Solisti Veneti” hanno portato nel mondo il nome della nostra città; infatti proprio qui, nella chiesa di San Francesco, della quale ci hanno aiutato a scoprire le eccellenti qualità acustiche, sono state effettuate numerose registrazioni dell’orchestra. 
Dal 1989 sono oltre una decina i cd che “I Solisti Veneti” hanno realizzato a Schio, cominciando con il “Messiah” di Haendel, ricordiamo poi solamente i concerti di Vivaldi e Pergolesi, lo “Stabat Mater” nelle versioni di Gian Battista Pergolesi e Luigi Boccherini e la “Messa in gloria” di Pietro Mascagni. 
         Il Maestro Claudio Scimone ha dato lustro e voce alla nostra città, attraverso la sua amata musica che è uno dei linguaggi più alti e sicuramente il più universale. La         musica è infatti molto più precisa della parola, ma opera nella perfetta libertà ed indipendenza fra chi la produce e chi l’ascolta, poiché ciascuno la può sentire                 nella propria lingua e secondo il proprio animo.
Il musicista è colui che dona ai suoi simili questa grande ricchezza e questo grande bene, latore di cultura, di stimoli  e non ultimo, di profonda gioia. Perciò la Città di Schio, che ha avuto il privilegio di ospitare e avere il Maestro Claudio Scimone come cittadino onorario, conserverà per sempre il suo prezioso ricordo. 

Comunicato Stampa

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