Partito il 7 gennaio 2025, il nuovo piano di efficientamento massivo dell’illuminazione pubblica ha già sostituito 3.700 punti luce tra i quartieri di Magrè e Poleo, il centro cittadino, le zone di SS Trinità e alcune altre di Giavenale, con un impatto positivo percepito fin da subito da residenti e attività. Un intervento che nasce per migliorare la sicurezza stradale e pedonale, ridurre i consumi e contenere i costi di manutenzione grazie al passaggio dalle vecchie lampade a sodio alle tecnologie LED. La proiezione dei tecnici stima un risparmio energetico superiore a 250 mila euro l’anno, insieme a minori interventi manutentivi e a una qualità della luce più uniforme e confortevole.

Un grande “cantiere” che ora può allargarsi ulteriormente.

Grazie al ribasso d’asta del 29,07%, infatti, l’amministrazione ha recuperato risorse da reinvestire subito, mantenendo invariato l’impegno economico iniziale di 2.5 milioni di euro per la gara e destinando 515.062,40 euro ad interventi aggiuntivi (oltre IVA al 22%, 628.376,13 euro complessivi) per rinnovare nuovi tratti di rete esclusi dal progetto iniziale. In pratica, il Comune utilizza interamente il budget disponibile e, con la variante, estende il relamping a circa altri 1.200 punti luce, portando il totale vicino a 5.000 corpi illuminanti. I prossimi interventi toccheranno anche Ca’ Trenta, e vari assi residenziali (completamento presso quartiere SS. Trinità, S. Croce e Giavenale), con adeguamenti su pali esistenti dove necessario. Restano temporaneamente esclusi alcuni comparti industriali, dotati di impianti più recenti, seppur non ancora a LED.

Nel frattempo, dai cittadini sono arrivati numerosi messaggi di apprezzamento, in particolare per il lavoro eseguito in via Maraschin, dove l’impianto è stato tarato con ottiche specifiche in grado di illuminare in modo omogeneo la carreggiata e, nonostante i filari di lecci, anche i marciapiedi. La strada è oggi più chiara e leggibile, con un comfort visivo che ha convinto residenti e passanti: una conferma di come una progettazione puntuale – apparecchi, altezze dei sostegni, direzionalità del flusso e controllo dell’abbagliamento – faccia la differenza nella vita quotidiana.

Il percorso di Schio sull’efficienza energetica non nasce oggi. Negli ultimi anni il Comune ha investito circa 3 milioni di euro tra fondi propri e risorse esterne. I 2,5 milioni dell’attuale gara sono stati attivati con fondi comunali tramite mutuo Cassa Depositi e Prestiti; a questi si aggiungono 520 mila euro di interventi realizzati in precedenza con fondi ex PNRR – legge 160260 mila euro nel 2021 interamente coperti da contributi statali e 260 mila nel 2022, metà con fondi esterni e metà con risorse comunali.

«È stato un lavoro intenso di programmazione, progettazione e cantiere, che ha coinvolto professionalità interne e una ditta all’altezza della sfida – commenta l’assessore all’Ambiente, Alessandro Maculan –. Dall’energy manager al dirigente, a chi si occupa di appalti fino al team elettricisti dei magazzini comunali, la squadra ha operato con competenza e rapidità. Il ribasso d’asta ci permette ora di allargare gli interventi, ottenendo ulteriori benefici ambientali ed economici e, soprattutto, una Città più sicura e illuminata. Grazie a chi sta lavorando su questo fronte fondamentale per la sostenibilità e la qualità della vita dei cittadini».

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