Morire a 41 anni. Schio è sotto choc per la morte di Manuel Brotto, trovato cadavere dopo tre giorni, dopo che i vigili del fuoco hanno sfondato la porta dell’appartamento di via don Faccin. La luce era ancora accesa ed è stato il padre a lanciare l’allarme chiamando i carabinieri, che hanno chiesto il supporto dei pompieri. Il corpo senza vita di Manuel era sul letto. Secondo il medico legale sarebbe stato stroncato da un arresto cardiocircolatorio ed i militari non hanno alcun dubbio su questo. Sul cadavere, di cui era iniziato lo stato di decomposizione, nessun segno di violenza e la porta era chiusa dall’interno, nessun segno di effrazione.

Il padre di Manuel si era allarmato perchè il figlio non gli rispondeva al telefono e anche i vicini, che lo vedevano entrare ed uscire, avevano notato che la sua Opel Corsa era ferma da giorni al solito posto.

Aveva lavorato all’Orsa Maggiore di Malo, nota cooperativa sociale ed era di origini bassanesi.

A quanto pare non soffriva di patologie particolari e la notizia della sua morte ha scioccato chiunque lo conoscesse, gettando nello sconforto e nel dolore familiari, amici e conoscenti.

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