Un appartamento riservato all’edilizia residenziale pubblica trasformato in rifugio abusivo, tre irregolari nascosti dietro porte chiuse e un accesso non semplice, ma portato a termine. È quanto emerso questa mattina in via Porta di Sotto, nel cuore del centro storico di Schio dove tre equipaggi della Polizia Locale Alto Vicentino, guidata dal comandante Simone Pellegrinelli, hanno concluso un intervento frutto di giorni di monitoraggio e verifiche riservate.

L’alloggio, regolarmente assegnato a una cittadina italiana, era da tempo sotto osservazione, anche in seguito a segnalazioni provenienti dai residenti del quartiere. Quando gli agenti hanno bussato alla porta, la donna ha tentato di opporsi all’accesso. Solo dopo un confronto e l’esibizione degli atti dovuti gli operatori sono riusciti a entrare. Le stanze interne, tutte chiuse, hanno rivelato i segni chiari di un’occupazione non autorizzata. Dentro vi erano tre uomini di origine straniera, privi di documenti e irregolari sul territorio nazionale.

Scattato il fermo per l’identificazione con accompagnamento presso gli Ufficio della Polizia Locale in Via Pasini dove sono stati sottoposti a rilievi fotodattiloscopici. Per uno di loro, già destinatario di un precedente provvedimento del Questore, si è reso necessario il trasferimento presso la Questura di Vicenza per gli ulteriori adempimenti. All’esito degli accertamenti gli stessi venivano deferiti alla competente A.G. per reati in materia d’immigrazione. Contestualmente è stata avviata la procedura nei confronti della conduttrice dell’abitazione che, oltre alle pesanti sanzioni amministrative, ora rischia la revoca dell’alloggio.

L’operazione conferma il trend degli ultimi mesi: un’attenzione crescente verso il centro storico e in particolare verso situazioni abitative borderline.

Commenta il sindaco di Schio: «L’intervento di oggi è parte di un lavoro sistematico di controllo del territorio, che riguarda non solo il centro storico, ma tutta la Città. Chi occupa o utilizza impropriamente case popolari toglie un diritto ad altri cittadini, spesso famiglie che attendono da anni. Questo non è accettabile. Non solo, chi risiede sul territorio deve avere le carte in regola. Lotta all’illegalità a 360 gradi, in ogni ambito – abitativo, commerciale, sociale. Ringrazio la Polizia Locale per la professionalità e l’attenzione costante perché questi risultati non arrivano per caso e ci spingono a proseguire su questa linea».

Aggiunge il comandante Simone Pellegrinelli: “L’intervento è il frutto del lavoro avviato in sinergia con gli Uffici Comunali e della capacità investigativa del personale della polizia locale cui rivolgo il mio personale ringraziamento e rappresenta l’avvio di una attenta azione di monitoraggio e contrasto di fenomeni d’illegalità in materia abitativa in particolare nel centro storico”

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