Pronto uno spiegamento di forze dell’ordine per i funerali di Antonio Bedin, il 69enne di Montebello che mercoledì sera, si è suicidato sparandosi in pieno petto dopo aver perso tutti i propri risparmi investiti nella Banca Popolare di Vicenza. L’avvocato Renato Bertele, presidente dell’Associazione nazionale azionisti ha invitato tutte le vittime delle due banche venete coinvolte nel crac a partecipare ai funerali di un uomo, vittima di un dramma che rappresenta tutti loro. Dopo le esequie previste nel primo pomeriggio a Montebello, tutti a casa di Francesco Zonin per una manifestazione silenziosa.
All’estremo saluto a Bedin parteciperà anche il prete antiusura Don Torta, che in queste ore ha avuto parole durissime nei confronti di chi va stanato e punito per il dolore provocato non solo per il danno economico, ma soprattutto per quello emotivo di gente comune che ora non sa gestire psicologicamente un dramma che non si aspettava.
La rabbia di Confedercontribuenti
Antonio Bedin è un altro pensionato che dopo una vita di sacrifici aveva investito e perso tutto nella Banca Popolare di Vicenza. Prima di perdere ogni speranza aveva contattato diversi avvocati. Era andato alle assemblee della banca, sperando di avere giustizia.
Alla fine si è arreso.“Basta suicidi di pensionati per colpa di banchieri senza scrupoli. Basta suicidi di imprenditori per colpa di banchieri estorsori. La disperazione e il senso di abbandono da parte delle istituzioni sta facendo precipitare la situazione. Ogni giorno al nostro numero verde 800 814 603, ormai diventato “pronto soccorso” imprenditori e risparmiatori, riceviamo richieste di aiuto di pensionati, imprenditori e famiglie che non sanno come reagire. In molti ridotti sul lastrico rinunciano alla salute” – commenta Alfredo Belluco vice presidente nazionale e presidente Veneto di Confedercontribuenti.
Chi è stato abituato a lavorare una vita, vive il fallimento economico come un fallimento personale incolpando se stesso.
“Cerchiamo nei nostri interventi oltre a dare un supporto professionale anche un supporto umano. Non è facile e lo comprendiamo, ma gettare la spugna non risolve il problema. Non ci stancheremo, come facciamo del resto da anni, di chiedere al governo e alla magistratura di intervenire affinché sia fatta chiarezza e data giustizia.
Chi ha rubato deve restituire e vogliamo la Commissione Parlamentare d’inchiesta. Consob, Banca d’Italia e Procure devono prendersi le loro responsabilità” – conclude Belluco.