Si è spento a 91 anni, nel primo giorno del nuovo anno, Renato Signorini, notissimo pasticcere di Thiene.
Figlio di Ezio, l’inventore della Treccia d’Oro e “detentore della ricetta originale”, come ha spiegato la figlia Elena, ha chiuso gli occhi per sempre a causa del covid, che non lo ha risparmiato.
“Prima stava bene, la situazione è precipitata in pochi giorni”.
Nato a Milano, trasferitosi a Thiene con la famiglia quando aveva solo 3 anni, ha sempre lavorato in pasticceria, prima con il padre e poi da solo, di fronte al Castello, simbolo stesso della città.
I dolci le sue specialità, con sapori tradizionali ed ingredienti di altissima qualità.
“Non badava a spese quando si trattava di comperare le materie prime da utilizzare per i prodotti – ha raccontato con la voce rotta dall’emozione la figlia Elena – E’ sempre stato estremamente generoso, metteva gli altri davanti a è stesso e anche nel lavoro questa sua indole si rifletteva”.
Figura iconica della pasticceria thienese e dell’Alto Vicentino, solare e sempre disponibile ad una chiacchierata, Renato Signorini amava moltissimo la montagna, soprattutto la zona di Marcesina, in Altopiano, dove andava a funghi ed era molto conosciuto.
Era anche un collezionista appassionato, tanto da non prediligere un oggetto in particolare da collezionare, ma spaziava dai francobolli ai fossili e minerali, fino a molto altro, inclusi animali particolari da raccogliere per destinarli a musei. Si era inoltre formato alla scuola di pittura di Otello de Maria, assecondando così la sua passione per il disegno.
“Ha iniziato a star male alla fine di dicembre, ma non sappiamo come abbia contratto il virus, era sempre in casa e non riceveva visite – ha concluso la figlia – E’ stato tutto abbastanza improvviso. Lascia un grande vuoto, era davvero una bella persona”.
Il funerale di Renato Signorini si terrà martedì 5 gennaio alle 14 nel Duomo di Thiene.
di Redazione Altovicentinonline