I Carabinieri della Compagnia di Thiene in questi ultimi giorni hanno attuato una massiccia attività di prevenzione e repressione dei reati in genere che ha interessato, oltre al centro del capoluogo, in cui era stata segnalata la presenza di giovinastri che disturbavano la quiete pubblica, tutta l’area territoriale di competenza. Il servizio svolto dalle numerose pattuglie disseminate nei pieni centri cittadini, nelle periferie, così come nei più sperduti angoli del territorio dell’Altopiano, hanno accompagnato, di giorno e di notte, la vita di tutte le comunità e  si è snodato particolarmente nel centro di Thiene, ma anche di  Dueville, con l’impiego di squadre di rinforzo della Compagnia di Intervento Operativo (C.I.O.) del 4° Reggimento Carabinieri Campania di Mestre.

L’attività si è sviluppata, prima con un’attenta prevenzione dei reati contro il patrimonio e contro la persona, proseguendo poi con serrati controlli anche su strada nei confronti di veicoli e soggetti in transito e sulle persone sottoposte a misure di prevenzione ed alternative alla detenzione.

Dopo che a Sandrigo, proprio l’altra notte, è stato sventato l’assalto al bancomat dell’Unicredit che ha visto impegnati, in un coraggioso inseguimento, gli uomini della radiomobile di Thiene, nel corso delle ultime settimane, sono state arrestate 5 persone, 56 sono invece le persone denunciate in stato di libertà alla Procura della Repubblica del capoluogo berico, per diversi reati e più specificatamente per quelli contro il patrimonio e contro la persona, truffe informatiche e reati inerenti lo spaccio di sostanze stupefacenti.

Due persone pregiudicate invece nei giorni scorsi, sono state individuate ed allontanate dal centro di Thiene, con divieto di farvi ritorno per tre anni, perché sottoposte con successo al foglio di via obbligatorio. Oltre ai consueti servizi giornalieri, che prevedono specifiche soste, in orario serale/notturno, si è fatto un ulteriore sforzo per rasserenare gli abitanti del centro cittadino thienese,  sono stati disposti  3 specifici servizi coordinati che hanno visto impiegati 16 militari, tra cui quelli della C.I.O., permettendo l’identificazione di 55 giovani e 28 mezzi in transito.

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