E’ una storia di degrado sociale, e profonda ignoranza, quella che ha avuto come epilogo l’arresto del 50enne  di Noventa, Paolo Marchetto accusato di atti sessuali con minorenne.

La ragazza italiana, residente a Thiene, ha solo 13 anni e nelle prossime ore verrà sentita dalla Procura di Vicenza in audizione protetta.

Secondo quanto ricostruito con un’indagine rapidissima, che ha convinto il gip a firmare l’ordinanza di custodia cautelare, tra il 50enne e quella che è poco più di bambina, sarebbe stata una relazione  a tutti gli effetti.

L’artigiano di Noventa avrebbe conosciuto la giovane a casa dei genitori di lei, che frequentava abitualmente. Come un fidanzato fa con la propria amata.

“Da parte dell’indagato, che ho ascoltato personalmente, c’era inconsapevolezza del reato di cui si è macchiato – spiega il capitano Davide Rossetti, Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Thiene – Quando gli ho chiesto se si rendesse conto di cosa aveva fatto, ha risposto di sì, ma non vedeva un problema nell’età della giovane”.

“Anche i genitori di lei, quando li abbiamo sentiti per comprendere come fosse iniziata la relazione, sembravano ‘caduti dal pero’, come se tutto fosse normale”, spiega  il Capitano Rossetti.

Le indagini
Se i carabinieri sono arrivati a portare alla luce la torbida vicenda, è stato grazie ad una vicina di casa della famiglia della 13enne. Alla donna non era sfuggita l’assidua frequentazione di Paolo Marchetto con quella che lui riteneva, a quanto pare, la ‘sua fidanzatina’.
Dalle indagine, fatte di pedinamenti ed appostamenti da parte degli investigatori di via Lavarone, sembrerebbe che l’uomo andasse a prendere la ragazzina regolarmente, per portarla in giro, anche a mangiare una pizza. Talune volte anche in compagnia della madre di lei.

“I genitori non risultano indagati e non si sarebbero gli estremi per valutare la potestà genitoriale, ma questo lo stabilirà il giudice. Siamo ancora in fase di indagini e la vicenda dovrà essere chiarita nei dettagli, che certamente emergeranno nel corso dell’audizione alla 13enne”, conclude Rossetti.

Dopo la denuncia della vicina di casa, infatti, i carabinieri hanno dovuto agire in fretta. Per l’urgenza di interrompere la relazione che la legge vieta. Per questo hanno investigato ed, in tempo record, hanno presentato un’informativa di reato che convincesse il gip a firmare l’arresto il più presto possibile.

di Redazione AltovicentinOnline

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia