A Thiene tiene banco il caso Istituto Musicale. Esploso con i tre esposti presentati in Procura a Vicenza e alla Guardia di Finanza, ottiene l’attenzione del sindaco Michelusi che sul canale YouTube del Comune di Thiene interviene nei confronti di quella che definisce “una campagna di denigrazione di una gestione virtuosa e innovativa”. Un suo passo che non ha colto di sorpresa chi ha fatto denuncia “ce lo aspettavamo, ma non risponde mai nel merito” rispondono in coro, ma solisti, Fidenzio Munaretto di Liberi a Destra e Giulia Scanavin consigliere comunale di Fratelli d’Italia.
Nervosismo nella maggioranza. Mentre sta alla magistratura verificare quanto denunciato dai due, è indubbio che la notizia di quanto Munaretto e Scanavin ritengono di aver scoperto potrebbe gettare il Musicale di Thiene in una grave crisi. Pur con le dichiarazioni del primo cittadino ci sarebbe un certo nervosismo in chi lo sostiene in consiglio comunale. Un’agitazione che, stando a voci di corridoio del palazzo comunale, porterebbe l’intera maggioranza ad incontrarsi a breve per discutere del caso. Senza aspettare la commissione e la seduta consiliare, depositarie degli indirizzi e del controllo dell’azione del Comune.
I due solisti. Pur con filoni diversi, Munaretto e Scanavin hanno fatto inconsapevolmente lo stesso lavoro: capire come si sia svolto il bando pubblico che ha portato da parte del Comune di Thiene ad affidare la gestione all’unico, fino prova contraria, ente che si è presentato al bando. Fidenzio Munaretto ad aprile alla Procura berica e alla Finanza di Thiene ha consegnato una chiavetta usb contente degli audio: “voci di persone registrate durante degli incontri che dovevano restare riservati e che traccerebbero delle condotte opache nel gestire la gara”. Un mese dopo anche Scanavin si rivolge alla Procura: “ho portato un documento che il vincitore del bando ha consegnato in fase di gara: contiene dichiarazioni che contrastano con i requisiti necessari per partecipare all’affidamento pubblico”.
Il video messaggio del sindaco: “Care e cari concittadini, è bene informare su una delle più interessanti e affermate realtà del territorio che e’ l’Istituto Musicale città di Thiene.Dopo 40 anni di gestione in concessione, questa amministrazione ha deciso un anno fa un cambio di passo perché potesse qualificarsi ulteriormente non solo come consolidata eccellenza didattica di nicchia, ma anche come punto di riferimento e motore di una politica culturale nel senso più ampio del termine, dove la musica diventi strumento universale di relazione e di coinvolgimento della società. La co-progettazione è proprio questo- continua il primo cittadino Michelusi-Il cambiamento destabilizza sempre ed è purtroppo in atto una campagna di denigrazione di una gestione virtuosa e innovativa che mira a infangare il buon nome e l’andamento dell’Istituto Musicale, buon nome che intendo tutelare in ogni sede opportuna. Domandiamoci chi ha interesse a non far crescere un progetto innovativo e allargato pensato proprio per la città, domandiamoci quali dinamiche possono muovere questi attacchi. Alla cittadinanza e all’amministrazione interessano fatti concreti. Il nuovo modello gestionale dell’Istituto Musicale ha già dato ottimi risultati in un clima di piena sintonia tra le associazioni che fanno parte della co-progettazione nella più proficua collaborazione con l’amministrazione comunale. La segreteria didattica dell’Istituto Musicale è a disposizione di tutti i cittadini, per trovare insieme l’attività giusta per ogni età e ogni esigenza”.
Sia Munaretto che Scanavin dicono di non essere sorpresi dalla replica con video di Michelusi. “Il ritorno del sindaco dalla scampagnata in Giappone poteva essere l’occasione per affrontare con serietà, trasparenza e nel confronto pubblico, le gravi questioni sollevate sull’Istituto Musicale di Thiene; esposti e denunce sollevano dubbi su presunti illeciti da accertare: bandi su misura, accordi sottobanco, opacità gestionale. E invece Michelusi trasforma un dovere amministrativo in uno spettacolo promozionale su YouTube, realizzando una sorta di cortometraggio patinato (a spese di chi?), in cui si erge a paladino della città e dell’Istituto. Evoca fantomatici complotti, “macchine del fango”, regie occulte, senza però entrare mai nel merito dei precisi e gravi interrogativi sollevati. L’ennesimo rifiuto di questa amministrazione al confronto su argomenti scomodi, come se bastasse sottrarsi alla realtà per dissolverla-dichiara Fidenzio Munaretto di Liberi a Destra- Michelusi preferisce però pose studiate da attore navigato, la bella inquadratura e la retorica da palco alla sostanza dei problemi. È uno stile comunicativo che nega la trasparenza, svia le responsabilità e mostra una visione narcisistica del ruolo pubblico. L’immagine che ne esce non è quella di un amministratore credibile, ma di un sovrano per il quale basta un video ben montato per anestetizzare il popolo.
Tuttavia i thienesi non sono spettatori ingenui nè sudditi da compiacere. Sono cittadini dotati di spirito critico che chiedono risposte concrete, non video da marketing politico, mentre le istituzioni vengono svuotate di ogni contenuto democratico.
Se davvero si vuole difendere l’Istituto Musicale, si cominci a fare luce sulla verità. E si abbia il coraggio di guardare in faccia i fatti e le persone, senza i filtri di smartphone e telecamere”.
“Quando la musica è stonata e il direttored’orchestra si concentra solo sul suo frac, il risultato è un flop. Come quello che coinvolge l’Istituto Musicale. La mia mozione in autotutela non giudica la gestione passata o attuale. È una verifica documentale avvalorata anche da legali sull’affidamento al nuovo gestore, che ha evidenziato purtroppo probabili irregolarità, segnalate alla Procura, al sindaco e all’assessore Savio, affinché si revochi la gestione del Musicale e si evitino procedimenti a carico del Comune-spiega Giulia Scanavin consigliere di minoranza FdI con un video su Facebook -Il mio compito come amministratore è di rispondere alla comunità e, dato che la spesa del Musicale a carico dei thienesi prevede un esborso di circa 240-270 mila euro, ho ritenuto doveroso fare chiarezza. A lei sindaco, apprezzo la sua attenzione e i suoi video sui social, ma non tollero insulti o false accuse contro di me, né l’uso improprio di servizi pubblici per la sua autocelebrazione. È tempo di risposte concrete e trasparenti, non di proclami. A tutti noi aggiungo, non lasciamoci intimidire: la città può e deve cambiare. La musica può solo migliorare. Io non ho paura e non sono sola”.
Paola Viero
