Dopo la tragedia di Pasqua, sul monte Pasubio, con la morte di un escursionista 57enne di Torri di Quartesolo, è braccio di ferro tra i soccorsi. Da una parte il soccorso alpino che, con precedente comunicato stampa, denuncia  ‘un mancato rispetto delle procedure di allertamento stabilite dai vari accordi’. Una chiamata di intervento che sarebbe stata tardiva: “Suem 118 e il Soccorso alpino sono stati allertati solamente alle 17.07, dal personale dei vigili del fuoco che già ore prima era stato attivato”.

Affermazioni che la direzione interregionale dei vigili del fuoco Veneto-Trentino respinge.

“Replica al comunicato stampa del Soccorso alpino in merito all’intervento di ricerca persona sul Monte Pasubio, dove un escursionista il giorno di Pasqua ha perso la vita. I vigili del fuoco del Comando di Vicenza respingono in modo assoluto le affermazioni fatte dal Soccorso alpino, tramite comunicato stampa, in merito ad un loro tardivo allertamento, addirittura di ore per la ricerca dell’uomo vittima di un incidente in montagna. I vigili del fuoco ricevuta la chiamata, in cui veniva segnalato il mancato rientro dell’uomo, hanno allertato il proprio sistema di soccorso e contestualmente contattato la centrale operativa del Suem 118, richiedendo specificatamente l’intervento del Soccorso alpino. Tutte le telefonate in ingresso e in uscita nella sala operativa del 115 sono per legge poste sotto registrazione. Dettagliata relazione sarà trasmessa all’autorità giudiziaria per le iniziative di competenza”

di Redazione AltovicentinOnline

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