Giorni turbolenti a Villaverla dove ancora una volta a tenere banco sono le famiglie nomadi presenti nel territorio comunale. Dopo le vicissitudini dei mesi scorsi culminate con il tentativo di allacciarsi alla rete gas che poteva sfociare in tragedia e il tavolo richiesto dal Sindaco Enrico De Peron alla ricerca di un confronto e di una soluzione coordinata con forze dell’ordine e Prefettura, lo spostamento di una famiglia stabilitasi frattanto in Via Stadio nella più tranquilla e delocalizzata Via Zanella sembrava aver un po’ calmato le acque.

Ma lì, in aperta campagna e visibile dall’autostrada, vive da mesi un’altra famiglia, residente a Sandrigo, ma di fatto domiciliata in paese: impossibile tra i due clan di nomadi andare d’accordo con continui litigi che spesso degenerano  nella violenza: a questo si aggiungono nuovi furti, l’ultimo in ordine di tempo quello compiuto da una minorenne all’interno di una lavanderia a gettoni.

Inaccettabile per il  sindaco di Villaverla, pur nel rispetto di quanto deciso dalle autorità prefettizie e senza mai farne in alcun modo una questione ‘etnica’, che il paese debba vivere in subbuglio, ostaggio delle follie di questi nomadi che, nonostante ripetuti colloqui e il costante monitoraggio di Polizia Locale e Carabinieri, paiono non trovare pace.

Una pace che il primo cittadino rivendica ora con forza, in attesa di nuovi possibili vertici a Vicenza.

di Redazione AltoVicentinOnline

Villaverla. Dopo i furti, ora tentano di allacciarsi alla rete gas: ‘Poteva finire in tragedia’

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