Un blitz in piena regola, organizzato di tutto punto dagli agenti della Polizia Locale Nord Est Vicentino, che hanno portato in carcere uno spacciatore e che si è concluso con il sequestro di 24 grammi di cocaina, marijuana e oltre 2mila euro in contanti. Rachid Bary, 43enne di Zugliano,  ha rischiato di morire per infarto per aver ingerito un involucro di cocaina pur di sfuggire all’arresto. L’uomo, residente a Zugliano, è ora fuori pericolo e si trova ai domiciliari.
Le fasi dell’operazione antidroga sono state illustrate stamattina dal Comandante della Polizia Locale Giovanni Scarpellini, che nonostante l’emergenza Covid, non ha mai fatto abbassare la guardia ai suoi agenti, dinanzi al dilagare dello spaccio di stupefacenti. Il blitz è avvenuto sabato pomeriggio in via IV Novembre , dove Bary si era dato appuntamento con il suo cliente per la consegna della ‘roba’. Per coglierli in flagranza, i poliziotti sono saltati fuori con il cane antidroga Ronnie, recente acquisto del Consorzio Nevi, a supporto dell’attività dei poliziotti. Alla vista degli agenti, lo spacciatore ha ingoiato l’eroina, ma il cane antidroga ha mirato subito il tappo del serbatoio carburanti dell’auto del 43enne, nel quale era stato occultato un sacchetto contenente 12 involucri termosaldati di cocaina, per un peso complessivo di  17 grammi.
E’ stato a quel punto che lo spacciatore  si è sentito costretto a collaborare: ha così  consegnato un altro involucro di cocaina che aveva in tasca.
Nel corso della perquisizione domiciliare, ha dato spontaneamente un sacchettino con 6 grammi di cocaina, che aveva nascosto nella macchina per fare il pane, oltre a g. 0,85 di marijuana.  Ronnie nel frattempo, indicava al suo conduttore una mazzetta di banconote, per l’importo complessivo di € 1.150, che Bary aveva occultato nel cassetto del comò della camera da letto. Le banconote sicuramente  – ha spiegato Scarpellini – erano state a contatto e “contaminate” dall’odore della cocaina. Quindi un agente ha rinvenuto all’interno di un videoregistratore un’altra mazzetta di banconote per l’importo complessivo di € 930,00.
Nei giorni scorsi, gli stessi agenti avevano fermato una decina di acquirenti, tutti tossicodipendenti, che a quanto pare, si rifornivano da Bary, che grazie al suo cellulare finito sotto chiave e ora oggetto di ulteriori indagini, prendeva le ordinazioni via etere. Poi, consegnava  la droga richiesta a destinazione.  Lo faceva a tutte le ore della giornata e la sua attività era piuttosto florida, dato il denaro sequestrato e le telefonate che lo spacciatore riceveva 24 ore su 24.
Più volte, la piazza di via IV Novembre di Zugliano era stata monitorata dagli investigatori e sospettata di essere un luogo d’incontro tra pusher e tossici, ma gli investigatori hanno aspettao il momento opportuno per entrare in azione e dopo ore ed ore di ‘appiattamenti’ e appostamenti, sono riusciti a cogliere di sorpresa il ‘venditore di morte’ ed il suo cliente.
N.B.
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