Lavorare fino tardi, per portare avanti la propria azienda e trovarsi faccia a faccia con dei malviventi armati di spranga. “I miei titolari sono ancora scossi, ora sono in caserma dai carabinieri”. A parlare è Enrico Rezzara che lavora al garden Carollo di Zugliano, preso di mira nella notte tra martedì e mercoledì dai criminali. Vetri infranti e le porte del negozio distrutte, questo resta della loro spaccata. “Non hanno portato via nulla, ma resta la paura” aggiunge il dipendente.

Giovani e col viso coperto da un passamontagna, i due avrebbero preso di mira il vivaio attorno la mezzanotte. Tra le loro mani delle spranghe. Colpendo e devastando una vetrata e forzando le porte che fanno da ingresso al negozio. “Le hanno buttate giù” continua ancora Enrico Rezzara “ma oltre a rompere i vetri e frugare nella cassa, dove non hanno trovato nulla, hanno danneggiato anche alcuni mezzi dell’azienda”. Un raid che sarebbe stato ripreso dalle telecamere installate all’interno dell’attività ma che non potranno mai raccontare lo shock dei titolari, che si sono trovanti davanti questo ‘gruppetto armato’. “Per fortuna non c’è stata alcuna collocazione. Quando i miei titolari sono accorsi se li sono trovati davanti: due giovani col volto coperto da passamontagna e in mano le spranghe. Poi la fuga-continua Enrico-Non ho idea di cosa pensassero di trovare perché qua ci sono solo piante. Hanno aperto la cassa ma era vuota”.

Sono scappati, dileguandosi nel buio della notte. A mani vuote, in quella che poteva sfociare in una rapina che comunque lascia una conta dei danni non indifferente, specie  quando a pagarne lo scotto è sempre la vittima. “Adesso i miei datori di lavoro si trovano in caserma a fare denuncia, ma già stanotte avevano chiesto aiuto chiamando i carabinieri” aggiunge ancora Enrico che quando stamane si è presentato al lavoro si è trovato di fronte al disastro lasciato dai due malviventi. Ascoltando il racconto dalla viva voce di Carollo Giuliano, pregno della paura vissuta. Ricostruzione che in mattinata è stato reso negli uffici di via Lavarone a Thiene dai carabinieri. Spetta ora ai militari dell’Arma indagare su chi siano i due che si sono intrufolati nell’azienda, spaccando e danneggiando quanto trovavano davanti a sé, ripresi da occhi elettronici che potranno essere fondamentali per dare loro un nome e un volto.

Paola Viero

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