di Federico Piazza

Portano la firma di due aziende vicentine di Breganze e Rosà la copertura del tetto e il rivestimento strutturale esterno del nuovo stadio di atletica leggera di Budapest che ospiterà i mondiali 2023 dal 19 al 27 agosto. Nella moderna struttura del National Athletics Center (Nemzeti Atlétikai Központ) della capitale ungherese, che ha una capienza di 40mila spettatori, gareggeranno per l’Italia, tra gli altri, i campioni olimpici di Tokyo 2020 Marcel Jacobs, Filippo Tortu e Gianmarco Tamberi. In lizza per qualificarsi a Budapest 2023 c’è anche la saltatrice in alto scledense Elena Vallortigara, plurititolata campionessa d’Italia e medaglia di bronzo ai mondiali di Oregon 2022.
La due aziende vicentine coinvolte nella realizzazione del National Athletics Center di Budapest sono la carpenteria Lanaro Steel Technology di Breganze e la Zincheria Valbrenta di Bordignon Group di Rosà.
Lanaro Steel Technology è azienda specializzata da oltre trent’anni in grandi opere metalliche per strutture civili, commerciali e industriali, equipaggiamenti per trasporti, parchi divertimento, tetti ritrattili, infrastrutture energetiche.
Bordignon Group opera nel settore della zincatura da cinquant’anni, oggi con cinque società tra Rosà dove si trova la sede centrale, il Trentino, il Friuli e la Romania, con una capacità produttiva di 14 mila tonnellate al mese di acciaio zincato a caldo, per un totale di 105mila all’anno.
La copertura a sbalzo dello stadio di Budapest è una tensostruttura ricoperta da una membrana in fibra di vetro, in grado di proteggere gli spettatori dal maltempo o dal sole eccessivo, con una struttura concepita secondo il principio della ruota a raggi della bicicletta. La necessaria rigidità è assicurata da cavi tenuti separati da una serie di puntoni di acciaio, con l’utilizzo di un complesso sistema di funi in acciaio ad alto rendimento collegate da particolari connettori che riduce ulteriormente il peso complessivo della struttura. Peso totale dei manufatti costruiti da Lanaro a Breganze e zincati da Bordignon a Rosà nella vasca di zincatura più grande d’Europa: 500 tonnellate, praticamente come un aereo Boeing 747.

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