“Esprimo massima soddisfazione per un esito tutt’altro che scontato che, in qualche momento sembrava più volgere al peggio. Abbiamo seguito, come Regione del Veneto, la vertenza dai primi momenti delle sue difficoltà finanziarie e abbiamo accompagnato attivamente i vari passaggi. Il tavolo istituzionale ha assolto al proprio ruolo così come lo intendiamo in Veneto: difendere e accompagnare attivamente nelle trasformazioni le nostre imprese e salvaguardare il dato occupazionale e produttivo”.

Lo dice l’Assessore regionale al Lavoro, Elena Donazzan, al termine del Tavolo tenuto sull’azienda Grotto GAS di Vicenza.

“Con GAS – ha aggiunto Donazzan – il buon risultato si deve al confronto serrato tra i soggetti finanziari, quelli del sindacato e con l’azienda. Siamo riusciti a ricostruire il dialogo tra le parti e la fiducia reciproca: elemento essenziale per risolvere questo tipo di problematica”.

“L’apprezzamento va rivolto sia nei riguardi dei fondi finanziari, che hanno dimostrato grande senso di responsabilità, avendo a cuore la continuità nella produzione e soprattutto la tutela dei lavoratori, sia nei confronti dell’Amministratore Unico che ha sempre dato disponibilità nel condividere informazioni e preoccupazioni dei lavoratori. Adesso si procederà con il bando per la gara competitiva per l’affitto e poi per la cessione dell’azienda. Nel complesso aziendale, oggetto della proposta ci sono la sede di Chiuppano, tutti i dipendenti Grotto e Exagon”.

Da parte della Uiltec di Verona e Vicenza “c’è una discreta soddisfazione” per come sta evolvendo la situazione della Gas. “Prendiamo atto che la Duke ha fatto questa proposta, che è depositata in tribunale, e devo dire che per quanto ci è dato sapere va nel senso delle nostre richieste, ovvero che siano salvaguardati tutti i posti di lavoro, che Chiuppano possa restare centro operativo, ma anche che ci siano risorse finanziarie fresche che entrano, sono condizioni importanti”, spiega alla ‘Dire’ Lucia Perina, segretaria Uiltec Verona e Vicenza. Da questo punto di vista, “Duke sulla carta è solida economicamente, ma per noi il nome è importante fino a un certo punto, sono le garanzie offerte che contano”. Ora “è chiaro che noi abbiamo bisogno che il giudice prenda in mano la cosa, che si senta legittimato nel ruolo che ha di valutare approfonditamente”, continua Perina. “Ma serve anche una certa rapidità perché vogliamo discontinuità con la precedente proprietà per dare stabilità e certezze ai lavoratori che vivono questo momento con grande ansia”. Al momento, spiega la sindacalista, “i lavoratori stanno lavorando, il brand sta andando e vende molto nell’ultimo periodo”. E se la proposta di Duke dovesse andare a buon fine le cose dovrebbero andare anche meglio. Ma “è presto per cantare vittoria”, conclude.

Agenzia Dire

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia