di Federico Piazza
Per la principale associazione regionale delle imprese del terziario commerciale il consumo di suolo deve essere fermato, stimolando il più possibile la rigenerazione urbana attraverso politiche che favoriscano il riutilizzo dei tanti spazi vuoti che un tempo nelle città e nei paesi ospitavano negozi e attività economiche di vario tipo. «Ogni euro pubblico deve andare al recupero dell’esistente: spazi industriali dismessi, locali sfitti nei centri urbani, edifici storici da riqualificare», chiede a questo proposito il manifesto per le elezioni regionali “Patto per lo sviluppo del Veneto – Destinazione 2030” di Confcommercio Veneto. Che propone anche una «battaglia per permettere ai Comuni di applicare aliquote Imu maggiorate sui locali sfitti, una misura di buon senso che contrasterebbe la desertificazione commerciale. Città più vivibili che attraggono turismo, talenti e investimenti. È economia intelligente, non solo ambientalismo». Per quel che compete alle politiche regionali, Confcommercio Veneto invita innanzitutto a introdurre «incentivi mirati e integrati che premino gli interventi capaci di creare valore multidimensionale. I bandi regionali dovrebbero privilegiare e sostenere finanziariamente i progetti che combinano in modo sinergico tre aspetti cruciali: la riqualificazione edilizia del patrimonio esistente, l’adozione di misure di efficienza energetica (riducendo l’impatto climatico degli edifici) e, fattore determinante, l’insediamento contestuale di nuove attività terziarie. Incoraggiare questa triplice azione assicura che il recupero non sia fine a sé stesso, ma diventi uno strumento dinamico per la generazione di nuove opportunità economiche e di rinnovata vitalità sociale nelle comunità».
Lo stop al consumo di suolo è certamente una questione molto rilevante anche nell’Alto Vicentino, dove la crescita delle lottizzazioni a uso commerciale, soprattutto per la grande distribuzione, ha aumentato la cementificazione del territorio. Interpellate da Alto Vicentino Online sul questo tema e sulle altre priorità indicate da Confcommercio Veneto (investimenti per lo sviluppo del terziario di mercato, ricambio generazionale, formazione continua, turismo, infrastrutture e logistica, investimenti nei servizi di welfare territoriale, governance partecipata tra istituzioni, imprese, lavoratori e cittadini), i vertici delle rappresentanze locali di Ascom Thiene e Ascom Schio hanno detto che per policy di associazione a livello regionale non possono rilasciare commenti durante la campagna elettorale. Ma dopo le elezioni si potranno approfondire i vari argomenti, a partire appunto dalla valorizzazione dei centri urbani attraverso anche il recupero di immobili esistenti.
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