Sono 75.000, principalmente società di capitali (54%), nella stragrande maggioranza dei casi con un fatturato inferiore ai 5 milioni di euro (89%) e con meno di 5 dipendenti (64%), localizzate prevalentemente in Lombardia (19%), Lazio (10%), Campania (9%), Veneto (8,5%), Emilia Romagna (8%), Toscana (7,5%), Piemonte (7%), Sicilia (6%) e Puglia (6%): queste 10 regioni rappresentano l’81% del giro d’affari nazionale. Ecco l’identikit delle aziende italiane di e-commerce. A metterlo in evidenza è la startup innovativa Sharing Media (www.sharing-media.com), specializzata in webmarketing. E nel 2023, secondo gli analisti della piattaforma Sharing-Media.com, l’e-commerce di prodotto continuerà a crescere (+18%), toccando i 39,2 miliardi di euro, mentre gli acquisti online di servizi – dopo una buona ripresa già nel 2022 (+59%) – avranno un incremento del 22%, traggiungendo così quota 18,2 miliardi di euro. I trend dell’e-commerce? La start-up innovativa Sharing Media SRL ha identificato le macro tendenze che caratterizzeranno il 2023, anno durante il quale sarà ancora più pressante la necessità di introdurre nuove formule e nuovi strumenti, come gli innovativi servizi pubbli-editoriali proposti da Sharing Media, attraverso i quali raggiungere – usufruendo anche del Bonus Pubblicità che nel 2023 sale al 75% sulla spesa incrementale – un’esposizione mediatica indispensabile per la ripresa di tutte quelle aziende così duramente colpite dalla crisi.

“Nel 2023 l’e-commerce si appresta ad essere ancora più presente nella quotidianità degli italiani. Se prima la pandemia ha consentito al commercio elettronico di conquistare uno spazio di rilievo anche tra chi era meno incline agli acquisti online, ora la crisi energetica ed economica rendono ancora più indispensabile – sia per le aziende che per i professionisti – ‘vendere di più’, andando a potenziare il webmarketing” sottolinea la giovane imprenditrice Viola Lala, ceo della start-up innovativa Sharing Media SRL e direttore responsabile dell’omonimo quotidiano (www.sharing-media.com). “Certo è che il marketing- prosegue Viola Lala- è in una fase ancora evolutiva e sta assumendo forme sempre più vicine al mondo digitale, assecondando le mutate esigenze sociali, pubbliche e private, legate anche a nuove esigenze esperienziali ed all’opportunità – attraverso i canali digitali – di ottimizzare il dialogo delle aziende con il loro pubblico di riferimento”. “Il 2023, infine, sarà l’Anno dell’Ambiente: una tendenza che si collega ad una sempre maggiore disponibilità da parte delle aziende ad agire ed a schierarsi in maniera inequivocabile su temi quali ambiente, energia e sostenibilità” concludono gli analisti di Sharing Media.

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