Fondazione Cariverona ha deciso di lanciare il nuovo bando Lavoro e inclusione, con una dotazione di quattro milioni di euro per rafforzare nei territori di Verona, Vicenza, Belluno, Ancona e Mantova “ecosistemi locali capaci di offrire opportunità reali di inserimento e reinserimento lavorativo per chi si trova in condizione di vulnerabilità”. Ovvero, persone disoccupate o sottoccupate che, se adeguatamente sostenute, possono rientrare nel mercato del lavoro. Ma anche di cittadini più lontani dall’occupazione, che vivono svantaggi complessi (economici, sociali, sanitari, abitativi). “Il lavoro non è solo una questione economica: è dignità, è riconoscimento, è partecipazione. Abbiamo bisogno di soluzioni che nascano nei territori, da reti vere tra pubblico, privato e terzo settore. Questo bando vuole essere una leva per attivare nuove alleanze e produrre un cambiamento concreto”, afferma Bruno Giordano, presidente della Fondazione. Il bando è quindi costruito per stimolare la co-progettazione tra soggetti diversi: pubbliche amministrazioni, imprese, organizzazioni non profit, servizi, enti di formazione e cittadini possono collaborare. Non si cercano interventi isolati o risposte emergenziali, ma percorsi in grado di “creare valore nel tempo, capaci di far dialogare competenze diverse attorno a una sfida comune: restituire futuro a chi lo ha perso”. Tutte le progettualità dovranno avere al centro una governance territoriale partecipativa, capace di coordinare gli attori locali in una strategia condivisa. Fondamentali sarnno i percorsi di orientamento, formazione e accompagnamento personalizzati per “intercettare e valorizzare i talenti, anche quando sono rimasti a lungo nascosti”. Centrale il coinvolgimento del mondo imprenditorial.
L’investimento della Fondazione non si limita all’erogazione di contributi: il bando rappresenta “un’occasione per costruire modelli nuovi, replicabili e scalabili”. A questo scopo è stato pensato Impact Lab, uno spazio strutturato di apprendimento condiviso tra tutti i soggetti coinvolti. Incontri in presenza, workshop tematici e tavoli di co-design permetteranno di confrontarsi, analizzare i risultati, mettere in circolo soluzioni efficaci. L’obiettivo è promuovere un approccio di rete “reale, basato sulla corresponsabilità e sul miglioramento continuo”. Il contributo richiedibile potrà variare tra 200 e 400 mila euro, con un cofinanziamento minimo del 20%. Le candidature andranno presentate online entro le 13 del 15 ottobre. Il bando e le dinamiche del mercato del lavoro nei territori di riferimento della Fondazione saranno inoltre approfonditi attraverso due webinar online, aperti a tutti, che si terranno il 9 e il 23 luglio dalle 10.30 alle 12. “Per partecipare a questa iniziativa è importante saper guardare oltre il progetto. Vogliamo sostenere iniziative che sappiano costruire alleanze durature, lavorare sul campo, portare risultati. Il nostro compito è dare spazio a chi ha idee forti e radici nei territori”, sottolinea Giordano. “In un’epoca di crisi multiple e trasformazioni profonde, investire sul lavoro significa investire sulla coesione, sulla salute delle comunità, sulla tenuta democratica della società”. Con questo bando, Fondazione Cariverona prova a “unire le forze migliori per non lasciare indietro nessuno. Perché un lavoro che include è un diritto. Ma anche una responsabilità collettiva”.
