l sindaco di Schio Valter Orsi, accompagnato dall’assessore Barbara Corzato e dal delegato per il Distretto della Scienza e Tecnologia dell’Alto Vicentino, Luca Fabrello, ha fatto visita all’ALCA Technology. Una piccola azienda nella zona industriale di Schio, che nonostante la sua struttura modesta, ha come abituali interlocutori il Cern di Ginevra, il Parco Scientifico e Tecnologico di Trieste, l’ENEA-Centro Ricerche e la maggior parte degli Istituti di Fisica Nucleare in Italia e all’estero e centri spaziali, cui si aggiunge ora il prestigioso Istituto di Fisica subatomica olandese con il quale si è da poco aggiudicata un’importante commessa.

Nella zona industriale di Schio c’è una porta che immette direttamente nel futuro e che nel suo “fare ricerca” si imbatte anche in scoperte inattese destinate ad avere ricadute sulla vita quotidiana di tutti. All’ALCA Technology si lavora con il vuoto e l’ultravuoto, a pressioni bassissime, con camere a specchi, impianti per metalli liquidi e fusione nucleare, criostati e recipienti a pressione. Una sequenza di termini che mette giĂ  in soggezione. 
Al contrario, Andrea Lanaro e Fabrizio Anselmi, soci titolari, sono accoglienti ed entusiasti alfieri della propria creatura, un’azienda, sottolineano, che ha lavorato e seminato moltissimo negli anni e che si è guadagnata credibilitĂ  per professionalitĂ , coesione tra il personale, un forte legame con la produzione locale e con ogni interfaccia sintonizzata sulle medesime frequenze, anche etiche.

Ora i frutti stanno arrivando, sorprendentemente, tutti assieme, premiando tanta dedizione e impegno. La commessa piĂ¹ importante portata a casa da poco è la realizzazione, per l’Istituto di Fisica Subatomica di Mastricht di un impianto delle dimensioni di 22 mt x 25, costituito da 6 torri di diverse dimensioni, da 3 metri di diametro e 6 metri di altezza, collegate da tubi in cui far passare un laser. Lo scopo di questa struttura (in Italia la piĂ¹ famosa esistente è VIRGO, a Pisa) è investigare sistemi futuri di detector delle onde gravitazionali. SarĂ  realizzata entro maggio 2022.

Un altro progetto avviato di recente consiste nel trattamento dei tappi in sughero, per renderli immuni dalle muffe, spesso presenti in origine nel legno, per salvaguardare la qualitĂ  dei vini. In questa partita è coinvolta un’azienda del Portogallo ma anche una di Breganze. ALCA Technology si avvale di una ventina di dipendenti con competenze tecniche specializzate e altre collaborazioni outsourcing. Per il progetto dei tappi è stato assunto un tecnico specifico e acquistato un gascromatografo. La risposta a esigenze specifiche è garantita da una produzione che non vende solo a catalogo, come aziende molto piĂ¹ grosse, ma che puĂ² essere piĂ¹ flessibile proprio grazie alle sue dimensioni ridotte.

«Quando si parla di ricerca spaziale Il nostro lavoro puĂ² sembrare molto astratto – spiega Andrea Lanaro – ma le ricadute pratiche sono piĂ¹ frequenti di quanto si possa immaginare. A volte infatti gli effetti secondari sono piĂ¹ interessanti di una sperimentazione intrapresa per un altro scopo e allora si aprono nuove applicazioni. Questa tecnologia infatti si applica a certi ambiti produttivi come quello delle lenti degli occhiali, delle pentole antiaderenti, di particolari tessuti, dei pannelli fotovoltaici»

«Entrare qui è come mettere un piede in dimensioni sconosciute – ha commentato il sindaco Orsi – ma con la piacevole sensazione che potranno uscirne scoperte preziose per l’umanitĂ . ĂˆÂ superfluo dire che avere aziende come questa sul nostro territorio è motivo di orgoglio e ci rende fieri di ogni eccellenza che nel suo piccolo è capace di portare a casa risultati straordinari che competono con giganti a livello internazionale».
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